Con questo post voglio ricollegarmi a quello di LadyGhost per parlarvi di un personaggio importante per la storia esoterica e lo studio dei tarocchi.
Eliphas Levi vero nome di Alphonse Louis Constant, nato a Parigi nel 1810, figlio di un povero ciabattino. La sua indole da sognatore e solitaria attirò l'attenzione del parroco della sua chiesa che, riconoscendone la precoce intelligenza, si offrì di farlo studiare gratuitamente in una scuola retta da ecclesiastici.
Venne persuaso a seguire la via religiosa ed entrò in seminario dove seguì i gradi dell'ordinazione fino al diaconato, era ormai pronto a prendere i voti quando la sua vita venne sconvolta da una giovane studentessa, Adéle Allenbach, una delle ragazze che aveva in affidamento per la loro prima comunione. I sentimenti provati (come Levi stesso scrisse) non avevano nulla di carnale, con la scoperta della femminilità scoprì anche l'amore umano e decise di spogliarsi degli abiti talari.
Lasciato il seminario svolse vari lavori, quasi tutti precari, iniziando anche una fervente attività politica nell'ambito del pensiero socialista; per ben tre volte finì in prigione a causa dei suoi scritti. Nel 1846 sposò Noémi Cadiot, che successivamente divenne scultrice e pittrice con lo pseudonimo di Claude Vignon; venne abbandonato dalla moglie nel 1853 ed il suo matrimonio dichiarato nullo nel 1865. Dopo questa separazione Levi si immerse negli studi esoterici entrando in contatto con una frangia socialista della Massoneria Francese ed accettando la guida del grande occultista polacco Hoene Wronski, conosciuto nel 1852. Wronski lo avviò allo studio della Cabala e della Numerologia, allo stesso tempo Levi ebraizzò il proprio nome trasformandolo in Eliphas Levi Zahed e firmando i suoi scritti come Eliphas Levi.
Le fonti dalle quali Levi trasse il suo sapere occulto sono molteplici visti i suoi rapporti con noti personaggi dell'epoca negli ambienti magico-esoterici; Alphonse Esquiros lo iniziò ai fenomeni del magnetismo animale, Louis Lucas lo iniziò all'Alchimia, ebbe ingresso nei circoli Martinisti più riservati dell'epoca ed amicizie con molti noti intellettuali polacchi.
Negli ultimi anni della sua vita scrisse con grande dedizioni chiuso in un appartamento di Parigi, ricevendo discepoli ed estimatori, fino alla sua morte avvenuta nel 1875.
L'opera di Eliphas Levi coincide con la grande rinascita del pensiero Magico, rinascita che determinò lo sviluppo dei movimenti magici contemporanei; le intuizioni a volte ingenue ma sempre piene di vitalità e di passione del grande Occultista, segnarono la tappa fondamentale di questa rinascita. La conclusione di questa pagina non poteva che essere affidata a Eliphas Levi ed alle parole del suo "Storia della Magia" edito nel 1861: "La Magia è l'arte di produrre effetti senza cause: la scienza esatta della Natura e delle Sue Leggi".
Divulgò la dottrina ermetico-magica, pure se le sue formulazioni trattavano per lo più’ di intuizioni fascinose e vivaci su magia, astrologia, cabala e misticismo…Infatti non riuscì mai a scrollarsi di dosso la cultura cattolica e questa dicotomia caratterizza i suoi ragionamenti e i suoi scritti.
Nonostante questo “handicap”, Levi trafuse nei suoi scritti tutta la sua eruditezza e l’insieme dei suoi scritti resta prezioso per coloro che intendono seguire i percorsi dell’occultismo occidentale dal XIX secolo.
Secondo Eliphas Lévi,i Tarocchi ebberoorigine dalle carte che riproducevano i theraphim, cioè i simboli geroglifici coni quali i sacerdoti di Gerusalemme interrogavano gli oracoli.
In particolare, per quanto concerne i Tarocchi, Levi stabilì per la prima volta un rapporto fra le 22 lettere dell'alfabeto ebraico e i 22 Trionfi dei Tarocchi, da lui definiti "Arcani maggiori", indicando in queste figure la chiave per la comprensione di tutti gli antichi dogmi religiosi. Dopo quest'opera, Levi pubblicò numerosi altri volumi dedicati alle tradizioni magiche e diventò il punto di riferimento principale per gli studiosi di esoterismo, non soltanto in Francia.
Un estratto del libro "Il dogma dell'alta magia":
" il Tarocco, libro miracoloso, l'ispiratore di tutti i libri sacri di popoli antichi, è, a causa della precisione analogica delle sue figure e dei suoi numeri, il più perfetto strumento di divinazione che si possa impiegare con intera fiducia. E veramente gli oracoli di questo libro sono sempre e rigorosamente veri, almeno in un certo senso; e quando nulla predice, rivela sempre delle cose nascoste e dà a chi lo consulta i più saggi consigli. Aliette, che nell'ultimo secolo divenne cabalista, dopo aver speso 30 anni a meditare sul tarocco, Aliette, che si chiamava cabalistica mente Etteila, leggendo il suo nome come deve leggersi in ebraico, giunse assai vicino a scoprire tutto quello che è celato in questo strano libro; ma solo riuscì a spostare le chiavi del tarocco, non potendo comprenderle, invertendo l'ordine ed il carattere delle figure senza distruggerne però le analogie, tanto esse sono simpatiche e l'una all'altra corrispondenti. Gli scritti di Etteila, divenuti assai rari, sono oscuri, affaticanti, di uno stile veramente barbaro; tutti non furono stampati, e alcuni dei manoscritti di questo padre di moderni sortieri sono ancora nelle mani di un libraio di Parigi che consentì a mostrarceli. Ciò che vi si nota di più interessante sono gli studi ostinati alla buona fede dell'autore che durante tutta la sua vita ha intuito la grandezza delle scienze occulte, ed è morto alla porta del santuario senza averne potuto alzare il velo.(...)
Dicendo, alla fine del nostro rituale, l'ultima parola sui tarocchi, indicheremo il metodo completo di leggerli e di consultarli non solo sulle probabili sorti del destino, ma anche soprattutto sui problemi della filosofia e della religione di cui danno sempre una soluzione certa e mirabilmente precisa, se si spiegano nell'ordine gerarchico dell'analogia dei tre mondi con i tre colori e le quattro sfumature che compongono il settenario sacro. Tutto ciò appartiene alla pratica positiva della magia e non può essere che sommariamente indicato e stabilito qui dove si tratta esclusivamente del dogma dell'Alta Magia e delle chiavi filosofiche e religiose delle alte scienze, conosciute o, per meglio dire, ignorate sotto il nome di Scienze Occulte."
Una curiosità: Eliphas Levi morì il 31 marzo del 1875 nello stesso anno, il 12 ottobre nacque Aleister Crowely, il quale pensava per questa coincidenza di esser la reincarnazione di Levi.