In questi giorni, Elite Dangerous è stato argomento di numerose discussioni tra gli appassionati e gli addetti ai lavori, con al centro del discorso la questione "realtà virtuale si-no". Oliver Powell, programmatore del titolo in questione, ha infatti parlato della decisione di aggiungere il supporto per la SteamVR HMD nel titolo, e descrive il processo per includere questa caratteristica nel gioco. Powell ha inoltre chiarito l'attuale orientamento dei Frontier Developments per quanto riguarda il supporto a Oculus Rift e ciò che il futuro potrebbe riservare a riguardo. Il sito VRFocus ha pubblicato l'intervista, di cui vi mostriamo i punti salienti qui di seguito:
Intervistatore: Elite: Dangerous ha sostenuto la Oculus Rift in una fase molto precoce del progetto. Che cosa ha convinto Frontier nell'espandersi ad altri HMD?
Oliver Powell (OP): Dopo aver provato SteamVR al GDC di quest'anno abbiamo pensato immediatamente che avrebbe fatto al caso nostro. SteamVR offre una grande esperienza virtuale ad alta definizione, un'esperienza che si adatterebbe perfettamente ad un prodotto come Elite: Dangerous.
Intervistatore: Per quanto riguarda HTC Vive? Frontier Developments ha qualche kit attualmente in possesso?
OP: Sto indossando un Vive proprio ora! Scherzi a parte, si , abbiamo avuto dei kit per qualche tempo, e potete provarli voi stessi a EGX a Birmingham, alla fine di questa settimana.
Intervistatore: Il lavoro precedente su Oculus Rift ha contribuito allo sviluppo per la compatibilità con SteamVR? È stato un processo di integrazione semplice?
OP: È stato incredibilmente utile avere quelle basi. Sostenere qualsiasi tecnologia emergente non è mai un processo 'semplice', ma per Elite: Dangerous l'inclusione della VR è stata scelta naturale anche prima che il supporto Alpha fosse ufficializzato. Progettare il lavoro sulla carta è una cosa, ma farlo funzionare bene è la vera sfida, e abbiamo lavorato sodo per farcela.