Magazine Cultura

Elizabeth Ratcliff : la cameriera artista.

Creato il 06 gennaio 2016 da Michelap

Come lo scorso anno, anche questo voglio inaugurarlo con post sull'arte o meglio su una figura poco conosciuta e lontana dal nostro paese e dalle nostre tradizioni eppure degna di essere appresa come io stessa ne venni a conoscenza.
Ad Erddig, nel Galles, una tranquilla e rigogliosa cittadina fuori Londra, si trova una dimora storica da sempre ritenuta dagli inglesi una delle più belle.
Essa apparteneva ad una importante famiglia del posto, gli Yorke, che portarono avanti la ricca tenuta fino al 1973, quando la National Trust, una organizzazione che ancora oggi si occupa del patrimonio artistico del paese, la rilevò.
La casa oltre presentare un arredamento lussuoso con mobili d'epoca, vanta una collezione unica e magnifica di oggettistica, tessuti, ricami e quadri di raro valore.
Caratteristica curiosa è invece la galleria dei ritratti, ma non dei signori, bensì degli inservienti che si avvicendarono nella casa, ognuno con sotto una frase o poesia a ricordarne la memoria; una tradizione che rimarcava la benevolenza e il rispetto degli Yorke verso i propri domestici.
Ma tra i vari ritratti che si susseguono, manca quello di una donna. Questa non fu per la famiglia solo una cameriera, come si potrebbe credere, altresì una artista di grande talento quanto mai se ne sarebbe trovato in una umile donna di servizio : Elizabeth Ratcliff.
Poco si conosce della vita di Elizabeth Ratcliff : nacque nel 1735 da un orologiaio e divenne ben presto cameriera personale di Dorothy Yorke, nata Hutton, sposa di Simon Yorke I di Erdigg.
Sotto la dinastia degli Hannover, le donne non avevano il potere o il diritto di realizzarsi in un campo letterario o artistico, tanto più di umili origini. Essa poteva esprimersi con tacita sottomissione solamente all'interno della propria casa.
Nonostante ciò, gli Yorke capirono il valore della loro cameriera attraverso le sue creazioni di ritratti, disegni, modelli, ricami e copie di lavori di Van Dyke e Drouais.
Pagarono per fornirle una educazione più completa e "Betty la piccola", come veniva chiamata, ringraziava la veneranda famiglia esprimendo il suo genio artistico nelle lavorazioni di oggetti preziosi e di difficile e complicata realizzazione. Nel corso degli anni le commissionarono numerose opere, che ne andavano poi vantando nella cerchia di amici e familiari. Le sue abilità divennero fonte di discussione e apprezzamento nella zona.
Nel 1767 completò nientemeno che una pagoda cinese di cinque piani, con campanellini agli angoli, pietre colorate e vetro come decorazioni e mica e madreperla per la base; tutto su modello di quello a Kew Gardens.
Elizabeth Ratcliff : la cameriera artista.
Quantunque il progetto più ambizioso e scenografico fu compiuto nel 1773, quando riuscì a ricreare le rovine del tempio del Sole a Palmira. 
In una atmosfera decadente e romantica, si stagliano le rovine del sito di Palmira : il tempio di Bel, qua e là resti di colonne, tutto rappresentato in modo realistico e al tempo stesso sognante. Anche questo in mica e madreperla. Impressionante fu l'accuratezza dei dettagli e della lavorazione.
Elizabeth si ispirò ai disegni, allora molto conosciuti, del disegnatore Robert Woods e alle prime scoperte del sito archeologico.
Elizabeth Ratcliff : la cameriera artista.
Gli Yorke furono fieri dell'opera tanto che chiamarono un famoso artigiano per costruire una teca tale da proteggerne il prezioso modello.
In molti a Erddig vennero ad ammirarlo. Per "Betty la piccola" fu l'apice del suo successo.
Ma la storia di Elizabeth non si concluderà in una sfolgorante carriera : pur occupando una posizione considerevole per l'epoca, rimase sottomessa al proprio ruolo.
In una lettera di Lady Yorke al figlio, risalente al 1768, lamentava la sfrontata superbia di Betty ( pur comprendendo le sue doti ), e gli innumerevoli lavori domestici di cui non sapeva più occuparsi, senza l'aiuto costante di lei, troppo immersa nell'arte.
Alla morte di Lady Yorke, nel 1787, ricevette una generosa rendita e di lei non si seppe più nulla.
Se ne andò in un angolo dimenticato della storia come altre donne artiste del passato.
M.P.
Erddig National Trust

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines