NonDuale
Con enorme gioia mi dissocio dal ritenere che: - l’essere umano sia fondamentalmente egoista e tendente al “male”, e che per contenere tale natura siano necessarie leggi, norme, governi, repressioni, religioni, paradisi e inferni; - l’essere umano sia solo un corpo e una mente; - la competizione porti l’uomo a migliorare e ad evolversi; - nessuno faccia niente per niente; - un sistema economico basato sulla crescita infinita sia qualcosa di non oltraggioso per l’intelligenza umana; - il profitto e la finanza vengano prima di quasiasi cosa, comprese la dignità, la felicità e la salute di tutti gli esseri; - l’essere umano sia un consumatore, un animale da supermercato; - l’esistenza di banche private, ed in particolare di banche centrali private come la FED e la BCE, non sia una sciagura immane per gli esseri umani;- sgobbare 8 ore al giorno per 11 mesi all’anno per produrre beni in buona parte superflui non sia qualcosa di indegno ed oltraggioso per l’essere umano;
- l’umanità non possa fare a meno di classi sociali, corporazioni, ordini, caste, tifoserie, di tutte le forme tribali e neo-tribali;
- la centralità della famiglia sia necessaria per uno sviluppo sano dell’essere umano; - non possa essere un più efficace sistema educativo senza voti e primi della classe, basato sulla enorme attitudine allo apprendimento dei bambini e non sulla ottusità del mero studio, dove l’insegnante non sia un essere umano gerarchicamente superiore ma un semplice facilitatore. La lista potrebbe essere ancora molto lunga ma qui per ora mi fermo. I poteri politici, economici e religiosi possono tentare di imporci quello che vogliono. Non possono tuttavia privarci del sacrosanto diritto di esercitare il dissenso, ovvero di dissociarci dal pensiero dominante. Non sottovalutiamo l’enorme potenziale trasformativo che risiede nel dissenso, se chiaro, netto e non-violento! Quante volte, ogni giorno, attraverso le più piccole azioni e pensieri, diamo il nostro tacito assenso a una miriade di pratiche che non condividiamo? Cosa succederebbe se semplicemente iniziassimo a dire pacificamente di NO, ad astenerci? I poteri possono avere parecchio margine di manovra su una popolazione in contrapposizione violenta ma cosa possono fare contro una massa pacificamente dissenziente? In tal caso l’ingranaggio non può che fermarsi, collassare su se stesso per mancanza di supporto dal basso. Coltiviamo dunque quotidianamente il dissenso come un fiore prezioso, che richiede massima attenzione, dedizione e cura.Post correlati: Il Ballo di Non Consenso
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