La zona vinicola
La zona vinicola dell'Eloro DOC è un'area pianeggiante all'estrema punta meridionale della Sicilia, ad est, dove Portopalo di Capo Passero rappresenta l'ideale suddivisione tra mar Ionio e Canale di Sicilia.
La zona si originò dall'emersione della placca Iblea, circa 8 milioni di anni fa, dal mar Mediterraneo ed è costituita prevalentemente da sedimenti corallini e calcarei. L'altopiano calcareo di Pachino ne è un esempio tipico, con terreni costituiti da calcare di scogliere Eonceniche a Nummuliti formatesi 40 milioni di anni fa sul fondo del mare.
Una volta emersi dal mare le rocce subirono un processo di evaporazione dovuto al clima tropicale che all'epoca caratterizzava il bacino del Mediterraneo che divento un immenso lago salato con molte zone prosciugate, senza ricambio di acque dall'oceano visto che il passaggio di Gibilterra era in quel momento chiuso.
Durante questo periodo molto salino, si formarono spessi strati di sedimenti di serie evaporitica che successivamente hanno dato origine alla zona collinare e pianeggiante della Sicilia centro-meridionale fino al mare di Siracusa. Da questi sedimenti salini di gesso, anidrite e salgemma, presero vita le rocce dette Evaporiti che caratterizzano l'area. La roccia è biancastra con parti argillose e parti calcaree con forte presenza di microfossili di mare profondo detti Trubi
Il clima odierno è temperato con inverni molto miti ed estati lunghissime, ideali per una maturazione delle uve classiche autoctone della Sicilia.
I vitigni rossi
I vitigni rossi principali coltivati per la produzione di questo DOC sono il Nero d'Avola, il Pignatello e il Frappato, a cui si aggiungono in piccole percentuali le varietà nobili importate dall'Italia centrale e dalla Francia che sembrano trovare nella ricca terra siciliana terreni ben adatti alla loro maturazione.
Il Frappato produce rossi leggeri e fruttati, e ben si taglia con lo spigoloso Nero d'Avola e il Pignatello, meglio noto nel resto della regione con il nome di Perricone. I suoi vini monovarietali prendono il nome di Pignatello.
L'Eloro DOC
La denominazione di origine controllata Eloro è stata istituita il 3 ottobre 1994 e autorizza la produzione di vini rossi e rosati nei soli comuni di Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini in provincia di Siracusa e nel comune di Ispica in provincia di Ragusa.
Le uve autorizzate sono il Nero d'Avola, il Frappato e il Pignatello che devono essere presenti per almeno il 90% nell'assemblaggio, da soli o congiuntamente, mentre il restante 10% è lasciato ai vitigni rossi autorizzati nelle due provincie. Il Nero d'Avola è sicuramente l'uva regina per questa denominazione.
Le forme d'allevamento delle uve deve essere ad espansione contenuta e le rese massime autorizzate sono limitate a 11 tonnellate per ettaro.
Le tipologie autorizzate sono il Rosso e i suoi monovarietali Nero d'Avola, Frappato e Pignatello ove siano presenti da soli per il 90% dell'assemblaggio.
C'è anche la sottozona Pachino, autorizzata nel territorio comunale dell'omonima cittadina con grado alcolico non inferiore a 12 % vol., e non può essere messo in commercio prima del 1° aprile successivo alla vendemmia. Ha diritto alla menzione Riserva qualora venga invecchiato per almeno due anni, di cui minimo sei mesi in botti a partire dal 15 ottobre successivo alla raccolta delle uve.
Il colore dell'Eloro Rosso è rosso rubino piu o meno intenso con riflessi granata o violacei. I profumi sono intensi ed eterei, schietti con gusti asciutti e sapidi, con una leggera struttura tannica e retrogusti amarognoli su un palato fresco e vivace. A tavola incontra formaggi a pasta più o meno dura e gli arrosti, oltre a molti piatti di pastasciutta.
Il Pachino e Pachino Riserva hanno colori rubino tendente al granata molto intenso, tendente al mattone nel Riserva. I profumi sono muschiati, intensi e generosi con sapori asciutti e vellutati, molto tannici, robusti e di corpo. Bene con agnello, arrosti e formaggi duri.
Il Frappato ha un colore rubino con profumi intensi e fruttati, con sapori asciutti e armonici. A tavola si accorda bene con gli antipasti misti di terra, le minestre e primi piatti non troppo saporiti.
Il Nero d'Avola è vinoso e delicato con palato asciutto e tipico del vitigno. Ideale con selvaggina e pollame nobile, i formaggi stagionati e le carni rosse alle erbe aromatiche.
Il Pignatello rispecchia le caratteristiche leggere e delicate del Perricone, fruttato e asciutto. In Sicilia viene quindi abbinato secondo le usanze con alcuni piatti di pesce come i maccheroni con sarde alla siciliana, il tonno con cipolle e grigliate di pesce in generale.
Le aziende
La piccola zona vinicola vede la presenza di numerose piccole cantine dalla grande tradizione e con produzioni di alto livello qualitativo.
Ne è un esempio l'azienda Curto che coltiva le uve fin dal 1670 nell'assolata campagna di Ispica. Fa oscillare le rese tra i 36 e i 60 quintali per ettaro con viti che arrivano all'età di 45 anni, su un terreno calcareo particolarmente favorevole e ricco di tufo e marne.
Il suo Eloro Fontanelle DOC, vinificato con il 100% di Nero d'Avola, ha conquistato i quattro grappoli dell'Associazione Sommelier con il suo colore rubino scuro compatto. I gradi alcolici sono 13,5% vol, e sprigionano profumi fruttati e floreali con amarena e rosa, leggermente vanigliato e balsamico con finali di china e inchiostro. La bocca è meravigliosamente equilibrata, con lunghi e intensi finali. Riposa 18 mesi in acciaio e 8 in barrique prima di restare almeno altri 12 in bottiglia per poi essere degustato con l'agnello al forno.
Sempre da Curtu abbiamo il Rosso sempre vinificato al 100% dal Nero d'Avola di un rosso rubino e profumi salmastri fruttati alla mora. Il palato è compatto e l'affinamento è di un anno in acciaio. A tavola si abbina con i rigatoni al sugo d'oca.
L'Azienda Agricola Sesarò di Sultana vinifica il suo Nero d'Avola vendemmiato a mano ai profumi di ribes, mora, liquirizia, lampone e ciliegia, molto intenso e vinoso con palato rotondo, tannico e strutturato. Ottimo con i formaggi duri, la rollata d'agnello e i salumi stagionati.
Anche l'Azienda vinicola Corrado Assennato vinifica dal Nero d'Avola un buon vino da carni rosse e arrosti.
La Cantina Colle Acre produce il Nero d'Avola ai profumi di mirtillo, mora e violetta, con un palato complesso ed equilibrato. La vinificazione avviene per macerazione e micro-ossigenazione.
Il Nero d'Avola dell'azienda Agricola Bufalefi è pieno e grasso, molto polposo e consistente con una robusta acidita che ne garantisce un lungo invecchiamento. Il suo Pachino DOC è robusto, di corpo, con una buona struttura tannica e una lunga persistenza.