Oggi il re del rock avrebbe compiuto 77 anni se la sua salute non lo avesse tradito nell’agosto del 1977.
L’8 gennaio del 1935 nasceva a Tupelo, ridente cittadine nel Nord Ovest degli USA, Elvis Aaron Presley, colui che avrebbe riscritto le regole del rock’n'roll aggiungendovi sapientemente una forte dose di sensualità e di leggerezza, che avrebbe “sdoganato” il genere facendolo arrivare in mezzo ai giovani e ponendo le basi per la rivoluzione beat del decennio successivo.
Elvis The Pelvis, il bacino più famoso nella storia della musica, divenne (ed è tutt’ora) l’indiscusso Re del Rock dopo il biennio 1956/1957 che lo consacrò ai massimi livelli mondiali grazie ai 18 singoli che cannibalizzarono il mercato musicale mondiale.
Presley è stato un artista complesso, formatosi musicalmente negli ambienti della Chiesa Evangelica del Missisipi che frequentava insieme ai nonni e in cui imparò i primi accordi sulla chitarra classica, che è stato in grado (secondo alcuni) di abbattere il predominio afroamericano della musica popolare tanto da essere definito come “un bianco che canta con l’anima di un nero” dal suo primo produttore.