Recentemente ha destato molto stupore scoprire che la Microsoft ha deliberatamente aperto l’account di Hotmail di un suo ex collaboratore per raccogliere delle prove e dimostrare che quest’ultimo aveva diffuso il source code di Windows 8. Quello che stupisce maggiormente tuttavia, è il fatto che anche la Apple è in grado di leggere qualsiasi mail presente su iCloud, e nel pieno rispetto della legge.
Come ha evidenziato il sito estero Fortune, al momento della creazione di un account su iCloud infatti viene evidenziato nel contratto una serie di clausole di cui probabilmente nessuno era a conoscenza, ma che consentono esplicitamente la violazione della privacy dell’utente, perciò la Apple di entrare e prelevare informazioni a proprio piacimento. Ecco il passo in questione:
“You acknowledge and agree that Apple may, without liability to you, access, use, preserve and/or disclose your Account information and Content to law enforcement authorities, government officials, and/or a third party, as Apple believes is reasonably necessary or appropriate, if legally required to do so or if we have a good faith belief that such access, use, disclosure, or preservation is reasonably necessary to: (a) comply with legal process or request; (b) enforce this Agreement, including investigation of any potential violation thereof; (c) detect, prevent or otherwise address security, fraud or technical issues; or (d) protect the rights, property or safety of Apple, its users, a third party, or the public as required or permitted by law.”
Pertanto, finché lo riterrà necessario la Apple potrà tranquillamente diffondere o consultare I dati dei suoi utenti, a patto che questo sia ritenuto assolutamente necessario per delle “buone ragioni”. Alla luce dello scandalo Datagate, la privacy ha ancora un qualche significato oggigiorno?
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