1.
È strano. Sto ricominciando a sentirmi come quando ero alla fine delle superiori. Il momento in cui scoprii che un sacco di persone vicine leggevano il mio blog, ma facevano finta che non fosse così. I miei professori, la Madre Superiora, alcune compagne di classe.
Dopo un colloquio terribile nell'ufficio della Preside della mia vecchia scuola, versai ogni lacrima che avevo in corpo e tentai di eliminare l'intero archivio. Anni di post, in un periodo in cui scrivevo quasi tutti i giorni.
Ora mi sento osservata da persone che non conosco ancora e che forse non conoscerò mai. Persone che non esistono, con ogni probabilità.
Parte di me ritiene che non abbia senso curare così tanto il mio curriculum e le strategie di ricerca di un lavoro degno, se poi devo buttare tutto in pasto ai cani trattando questo spazio da diario, come è sempre stato.
Tento spesso di scrivere qualcosa di nuovo, ma finisco quasi sempre per bloccarmi e cancellare tutto. Non sono mai stata una cancellatrice.
6.
Ho sognato o rivisto tutti, ogni singolo corpo divenuto scaturigine/causa/approdo delle mie missive nude, delle mie telefonate fluviali e piene di parentesi, dei miei tentativi di insediamento.
ho cercato di baciare chi mi aveva già detto, una vita fa, che non potevo,
ho percorso un tunnel di plastica al termine del quale era previsto che scopassimo con disagio su un letto già occupato,
sotto le dita, ho risentito occhi infossati, costole sporgenti, pelle liscia - più della mia - e un cranio rasato e la stanza in cui ci nascondevamo e dalla quale mi incamminavo all'alba - l'attraversamento del bosco - per tornare a casa e fingere di aver dormito,
ho cercato di baciare chi doveva essere lasciata in pace, solo perché mi sentivo sola ed ero ubriaca,
ho ripetutamente cercato soppressione del ricordo di corpi amati in altri corpi,
ho confuso veglia, sonno, ricordi e sogni,
ti ho guardato da vicino, ed eravamo amici
eravamo di nuovo amici
ti ho guardato, ed eravamo nel tuo letto
circondati da santini, vestiti e corazze abbandonate al suolo, lattine vuote, libri vecchi, amplificatori, spartiti, i miei disegni, altri libri vecchi, chitarre, calzini, pelli di animali del bosco