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Embrassons-nous!

Creato il 09 dicembre 2013 da Patuasia

Sembra che il delirio sulle larghe intese non appartenga solo a Leonardo la Torre, ma all’intera area degli ex socialisti oggi incistati nella balena rossonera, una sorta di necessari parassiti. Se il consigliere regionale auspica un “idem sentire” della comunità valdostana per contrastare le scelte dello Stato che riducono drasticamente i contributi tramite i quali abbiamo scialato finora, ecco che Romano Dell’Aquila, in una lettera alla Stampa, propone la stessa sfida: tutti insieme per “riconoscere un diritto di cittadinanza della Valle d’Aosta in Europa.”. Solo con un’alleanza laica di tutte le forze autonomiste e regionaliste si potrà raggiungere l’obiettivo, cioè “la tutela dei nostri interessi, dei nostri bisogni, della nostra libertà e autonomia”. Siamo originali e specifici perciò c’abbiamo diritto. Mi chiedo e gli altri? Non sono anche gli altri altrettanto originali e specifici? Le montagne sono state un ostacolo allo sviluppo? Può darsi, sta di fatto che non siamo mai stati capaci di farle diventare una grande opportunità di crescita economica. La nostra attuale peculiarità consiste dunque nella nostra assenza di capacità imprenditiva. Nella nostra attitudine allo spreco. Nella nostra natura accattona. E’ per questa natura miserabile che dovremmo chiedere un seggio in Europa? Per mandarci l’ennesimo politico a scaldare la poltrona, rubare uno stipendio e difendere la nostra singolare inettitudine? E chi avrà la spudoratezza di accettare l’invito proposto dal suggeritore di Dell’Aquila?


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