Oggi cari amici vorrei parlarvi dell’acqua.
L’acqua è un bene prezioso, come tutti sappiamo, ma è seriamente in pericolo.
Voi sapete cos’è la sete.
Emily Dickinson ha scritto che è grazie alla sete che si impara cos’è l’acqua.
Allora poniamoci alcune domande.
Che relazione c’è tra noi e l’acqua?
Prima di tutto sappiamo che siamo creature composte d’acqua al 70%.
Il nostro cervello è costituito dal 70 % di acqua, il nostro sangue dall’80% di acqua e forse sapete che è possibile sopravvivere un mese intero senza mangiare ma non è possibile sopravvivere più di una settimana senza bere.
Senza acqua si muore.
Pensiamo che sul nostro pianeta, la stessa acqua che esisteva sulla terra miliardi di anni fa è ancora quella che esiste oggi.
L’acqua ricopre quasi tutta la terra ma soltanto il 3% è potabile ed è quasi tutta rintracciabile nei ghiacciai, al Polo Nord e al Polo Sud.
Meno dell’1% dell’acqua è accessibile al consumo.
Questo cosa significa?
Significa che lo 0,007% di tutta la terra è potabile.
Come la consumiamo?
¾ dell’acqua pulita che entra in casa nostra è utilizzata per lo scarico del WC.
Un unico lavaggio con la lavatrice utilizza 151 litri d’acqua.
Se passate 10 minuti sotto la doccia utilizzerete circa 189 litri d’acqua.
Se quando vi lavate i denti non chiudete il rubinetto, ogni volta utilizzerete 15 litri d’acqua.
Abbiamo già sentito dire che una crisi dell’acqua si prepara. Ed è così.
Ricordiamoci che nel XX secolo la popolazione mondiale è triplicata e nei prossimi 50 anni ci saranno 3 miliardi di persone in più… noi saremo più di 10 miliardi!
Ma non solo! La maggioranza dei nuovi arrivi, nascerà in paesi che hanno già problemi di approvvigionamento delle risorse idriche.
Allora cosa succederà?
Le riserve di acqua sono assolutamente insufficienti.
Facciamo alcuni esempi.
Il serbatoio di Los Angeles può far fronte ai bisogni di 4 milioni di persone ma si calcola che nel 2020 la popolazione di Los Angeles arriverà a 20 milioni di persone. Le città di El Paso e San Antonio potrebbero rimanere senza acqua te non più di 10 o 20 anni. Anche il centro della Florida potrebbe subire la stessa sorte in meno di 5 anni.
Oggi già milioni di persone vivono con meno di 11 litri di acqua al giorno, ma un americano medio utilizza circa 605 litri di acqua al giorno.
25 milioni di rifugiati sono stati spostati a causa dell’acqua contaminata.
È una percentuale più elevata di quella delle persone che sono state spostate dalle zone di guerra.
Una persona su 3 oggi non ha accesso a delle installazioni sanitarie adeguate.
Una persona su 5 non ha accesso a dell’acqua potabile.
E, secondo le Nazioni Unite, un bambino ogni 15 secondi muore a causa delle malattie legate all’acqua non potabile.
Esiste un’emergenza! La mancanza d’acqua sul pianeta.
Rimarremo senza prima di acqua che di petrolio!
L’eccesso di utilizzo di acqua nei paesi più sviluppati ha quasi svuotato le riserve idriche mondiali. Questo può portare ad una diminuzione significativa della produzione di cerali, alla mancanza di cibo e al conseguente all’aumento dei prezzi.
La Cina è già un paese in deficit a livello della produzione dei semi, così come l’India, il Pakistan e l’Egitto.
Il problema dell’acqua si trasforma in un problema di cibo, di fame. Fame nel mondo.
Cosa significa?
Vuol dire che il Pianeta ha sete.
L’industria ha sete.
L’agricoltura ha sete.
Noi abbiamo sete.
È quindi il tempo di dare all’acqua una seconda chance.
È fondamentale utilizzare meno acqua e di pensare all’acqua come una risorsa in esaurimento da tutelare, come un bene prezioso di tutti.
La prossima settimana sul blog Pachamama avrete alcuni consigli su come gestire questa importante risorsa. Seguiteci!