Occorre, poi, in tempi rapidi predisporre una nuova politica fiscale per la casa, che limiti gli effetti recessivi in un settore strategico come quello dell’edilizia privata. La scelta del governo di prorogare gli incentivi per le ristrutturazioni e di innalzare al 65% i contributi per l’efficientamento energetico è un altro importante tassello per sostenere le politiche di sviluppo e di rilancio dell’economia. Si tratta, infatti, di un meccanismo automatico, rapido ed efficace per valorizzare investimenti e innovazione. Molto importanti sono anche gli incentivi per l’arredamento che concretizzano l’impegno preso dal Pd a sostegno degli imprenditori del made in Italy.
Tra gli interventi più urgenti è indispensabile, inoltre, proseguire col pagamento dello stock debito delle p.a.; rinunciare con ogni sforzo all’inasprimento dell’Iva, che deprimerebbe ancora di più i consumi; aumentare le dotazioni del Fondo centrale di garanzie per le piccole e medie imprese e del Fondo di solidarietà per i mutui. E continuare con più decisione nell’ammodernamento del sistema energetico con liberalizzazioni e investimenti, per recuperare un incredibile gap di costi accumulati negli ultimi 20 anni.
Gli imprenditori italiani sono poco propensi ad investire in particolar modo in innovazione e ricerca e, quindi, occorrono investimenti esteri per aumentare la ricchezza nazionale. Quali condizioni occorre realizzare per attrarre gli investimenti delle imprese straniere in Italia?
Il primo passo è, a nostro avviso, chiedere all’Europa di fare di più per la crescita. Dobbiamo chiedere che si dia seguito al Growth Compact e non solo al Fiscal Compact, che l’Europa faccia di più per promuovere gli investimenti, attuando finalmente la golden rule. Quindi politiche industriali di filiera, rilancio, attraverso meccanismi di esclusione dal patto di stabilità, di alcune indispensabili investimenti pubblici, senza compromettere il processo di risanamento della finanza pubblica. Per essere competitivi e riuscire ad attrarre gli investimenti stranieri è fondamentale mettere in atto una strategia complessiva che comprenda: la semplificazione della macchina della Stato, per renderla più agile ed efficiente, una riforma della giustizia civile, leggi più stringenti contro la corruzione che falsa le normali regole del mercato, una lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata, una rete di infrastrutture più moderna e adeguata e soprattutto la diminuzione del costo del lavoro.