A cosa sia dovuto questo aumento non ce lo spiegherà probabilmente nessuno ma qualche idea ce la possiamo fare. Certamente sono fattori determinanti inquinamento atmosferico ed elettromagnetico, alimentazione e, comunque, esposizione prolungata ad agenti che, se la legge non dichiara cancerogeni in piccole quantità, quando questa aumenta gli effetti possono essere quelli che vediamo. Per capirsi: se per la legge la percentuale di un certo conservante presente in un prodotto alimentare non è pericolosa, essa però sale perché magari è presente in altri alimenti, per cui ne ingeriamo quantità pericolose distribuite in piccole dosi. Ma la legge non ne tiene conto. E questo può valere per le onde elettromagnetiche o per l’acqua o l’aria.
Emergenza sanitaria dunque, ma qui non parliamo di un virus come l’aviaria o la febbre suina, per i quali basta mettere in commercio un vaccino (arricchendo chi lo produce) per eliminare i rischi. In questo caso non solo non esiste vaccino ma il rimedio è assolutamente anti-economico. Se dovessimo togliere dal commercio tutti i prodotti potenzialmente cancerogeni l’economia tracollerebbe. Ecco perché si muore di cancro nel silenzio assoluto.
Luca Craia