Dopo essere ritornati nell’emisfero nord decidiamo di andare a rilassarci in un paese che ci è stato suggerito da amici incontrati in viaggio che si chiama Mindo e si trova nella foresta nebulare. Non immaginatevi un villaggio indigeno in quanto a Mindo si arriva con la strada asfaltata, c’è la corrente, internet e un bel po’ di turisti. E’ una località rinomata per l’osservazione dell’avifauna. Gli orari migliori sono dalle 5.30 alle 9 del mattino, proprio gli stessi in cui in quei 2 giorni abbiamo dormito meglio… Ci siamo rilassati con delle brevi passeggiate sotto ad una pioggerillina di marzo (…) o ad un caldo sole.
Anche le farfalle nel loro piccolo…
Tappa successiva è Otavalo dove il sabato si tiene quello che pare essere il più grande mercato dell’artigianato del Sud America. La tradizione di città di mercato risale all’epoca pre incaica. Oggi questo mercato anche se richiama frotte di truisti mantiene comunque la sua parte tradizionale di mercato di bestiame, scambo di prodotti e vendita di beni di ogni genere. Noi non ci andiamo di sabato. La cittadina è molto carina e una piazza è comunque dedicata al mercato dell’artigianato assieme a svariati negozi. Moltissime persone indossano gli abiti tradizionali anche se non vendono dietro ad una bancarella
Nella piazza principale troviamo questo monumento
Questo è Rumiñaui, vi ricordate il generale che ha fatto del nemico un tamburo e che ha raso al suolo Quito? E’ lui, amichevole vero?
La nostra strada prosegue verso il nord. Attrevaersiamo la valle dove vengono coltivati fiori che si esportano in tutto il mondo con panorami che ricordano ancora le nostre Alpi
Nel frattempo abbiamo deciso di varcare il confine con la Colombia così anziché scendere verso il mare andiamo a nord fino alla città di Tulcan, frontiera con la Colombia. Tulcan è famosa per il suo cimitero con le originalissime sculture in verde
Cipressi potati ad arte inizialmente dal signor Josè Maria Azaèl Guerrero e ora dai suoi discendenti che sono stati dichiarati bene appartenente al patrimonio culturale del paese.
Dopo la visita al cimetero andiamo a fare permuta e bilanciamento delle gomme di Bruno e poi lasciamo l’Ecuador ed entriamo in Colombia con lo scopo di raggiungere il punto più a nord del nostro viaggio in Sud America: il Mar dei Caraibi che andrà a opporsi al punto più a sud dove siamo stati a dicembre (Ushuaia).