Emma Woodhouse, bella, brillante e ricca, con una casa accogliente e un buon carattere, sembrava unire alcune delle migliori benedizioni dell’esistenza; e aveva vissuto per quasi ventuno anni nel mondo con poco di cui angosciarsi o irritarsi. (…) I veri aspetti negativi della situazione di Emma, infatti, erano proprio la possibilità di fare troppo come voleva e la predisposizione a pensare un po’ troppo bene di se stessa; questi erano gli svantaggi che rischiavano di rovinare le sue numerose qualità. Il pericolo, comunque, era presente in modo così inavvertito che essi non rappresentavano ancora una minaccia.