di Tania Zakharova


(1) R. Arnheim (1966), p. 376: “ ... si dice che gli aspetti particolari della realtà colti e riprodotti dall’opera d’arte non siano accertabili né alla percezione sensoria, né all’intelletto, ma ad una terza capacità conoscitiva, detta sentimento... ”
(2) R. Arnheim (1966), p. 428: “[…] Non si tratta della percezione di aspetti statici riguardanti la forma, la grandezza, la tonalità cromatica o l’altezza sonora, che possono essere misurati con qualche genere di scala, bensì quella riguardante le tensioni orientate che sono trasmesse da questi stessi stimoli.[…]
(3) Vygotskij Lev S., Psicologia dell’arte, Editori Riuniti, Roma, 1976.
(4) Langer Susanne, Filosofia in una nuova chiave. Linguaggio, mito, rito e arte, Armando, Roma, 1972.
(5) Timeo, 80b.
(6) Sahitya Darpana, III, 2-3; cit. Coomaraswamy, The Transformation of Nature in Art, 1934, pp.48-51.