La moto è passione e regala momenti bellissimi. Giri in moto e vedi posti fantastici, provi emozioni incredibili, stai con gli amici, condividi soluzioni, idee, km e passione.
Molte attività umane, fortunatamente, regalano emozioni. Però ci sono alcuni momenti in cui la moto è in grado di portarti ai piani alti.
Quello che cerco di descrivere forse non è sempre corretto, forse non sono cose da raccontare ai figli ma sono parte integrante della moto, sono la sua essenza.
Quando decidi di tirare una staccata. La moto è salita di giri e di velocità, arrivi ad una curva che hai imparato a conoscere e la strada è solo un po' più stretta per via della velocità. Tiri la frizione e ti aggrappi ai freni. Pochi istanti, butti giù due o tre marce, ti aggrappi alla leva del freno e senti il tuo corpo che si appoggia violento sugli avambracci. Sei sospeso com'è sospeso il motore alla ricerca di un appiglio dove scaricare a terra i cavalli.
È un'emozione che non si ritrova da altre parti. La moto è implosa, compattata dalla staccata, gli ammortizzatori a pacco schiacciata in avanti ed in basso, come un felino pronto a guizzare dentro alla curva. C'è un istante, brevissimo, prima che molli la frizione e che il motore si impadronisca di nuovo della ruota posteriore, c'è un momento in cui sei sospeso, l'attimo prima che i tuoi conti vengano verificati, l'attimo prima di scoprire se velocità e traiettoria sono giusti, prima di scoprire se la ruota posteriore avrà i giusti giri, se i freni ti porteranno alla giusta velocità, se la traiettoria e giusta e se gli ammortizzatori copieranno bene il terreno. L'attimo in cui il tuo corpo sta per buttarsi di lato per impostare la curva. In quell'istante la moto ti riempie la pancia. Anche tu sei sospeso che aspetti Italia verdetti pronto a cambiare, pronto a rimediare ma con la convinzione di aver fatto bene. C'è il momento in cui il motore torna ad essere presente, in cui il tuo polso riprende a dialogare con la ruota posteriore, in quel momento stai godendo.