Un mondo di bagliori, una lucentezza che nasce dalla natura stessa del tessuto e delle sue trasformazioni, un balenio di pelliccia che cambia la percezione dei capi. Progetto glamour per scelta e intenzione, Emporio Armani privilegia i colori dei minerali come il grigio della roccia, una roccia scheggiata, frantumata, polverizzata che mostra un raffinato effetto cangiante; il blu che sfuma nel tono più intenso e scuro del rabarbaro. Toni metropolitani, che mettono in risalto il legame con la città.
La nuova linea dà un senso di slancio. La giacca a tre o quattro bottoni, leggermente più corta, ha un piccolo rever alto, i pantaloni asciutti si fermano alla caviglia. I cappotti sotto il ginocchio accentuano, con tessuti e una costruzione accurata, un’impressione di leggerezza. I parka rendono facili i movimenti. I bomber di tessuto confermano il gusto ironico per un classico contemporaneo, che è il segno forte della collezione.
Regole diverse scandiscono la scelta dei tessuti. Scomparse le piccole e false armature, domina lo jacquard lavorato a telaio, fluido e quasi senza spessore. Il Principe di Galles diventa dégradé e le lane riprendono l’effetto pelliccia, come impercettibile astrakan, o moiré. Anche le camicie sono lavorate a jacquard, con lievissimi chiaroscuri come su una superficie ghiacciata. Per dare elasticità e comodità, maniche e schiena di giacche, camicie e blouson possono essere di morbido jersey. Una nuova generazione di maglioni con inserti di ecopelliccia (applicata o in sostituzione dell’intero davanti) diventano il contraltare del pull classico. Una variazione del gilet, senza bottoni e completamente chiuso, accentua lo spirito dandy.
Speciali le borse che riprendono e sviluppano i temi della collezione, dal moiré alla pelliccia, con sorprendenti effetti ottenuti tamponando e sfumando la pelle. Un tocco inaspettato: la cravatta, il papillon e la pochette di cavallino.