Emre Uslu, il Pkk e lo stato profondo

Segnalo un illuminante articolo, su Today’s Zaman, di Emre Uslu: un giornalista che si occupa – in modo professionalmente impeccabile e politicamente controverso – di questioni d’intelligence. La sua tesi è altamente plausibile: le fazioni più radicali del Pkk e dell’establishment kemalista – anche nei servizi segreti – collaborano attivamente per sabotare le iniziative politiche per disinnescare una volta per tutte la questione curda. Parla di agenti che fanno il doppio gioco e di trappole con l’obiettivo di far bombardare civili curdi da parte delle forze armate turche: una spiegazione possibile – che ha molto senso – della tragedia di Uludere (34 montanari/contrabbandieri curdi uccisi con un immotivato attacco aereo). Un po’ quello che succedeva in Israele qualche tempo fa: gli attacchi suicidi che avvenivano – quasi per magia – ogni volta che si arrivava vicinissimi a un possibile accordo di pace.

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