Astenersi dall’esprimere ciò che si prova? Perché? Perché qualcun altro potrebbe venire a saperlo? Sì, potrebbe venire a saperlo, magari leggendo un post di quart’ordine in un blog di quart’ordine, e sentirsi in imbarazzo. Ma chissenefrega.
Volevo solo precisare che “rincorrere una persona” non significa aspettare passivamente su Facebook che la suddetta persona si connetta alla chat e poi, a fronte di mancata connessione, decretare di doversi “arrendere”, nonostante il proprio “rincorrere serrato”. Inutile argomentare l’esistenza di un’infinità di mezzi di comunicazione alternativi: telefono, e-mail, posta tradizionale, faccia a faccia, piccioni viaggiatori, segnali di fumo.
Di certo, quando gli amici suggeriscono di fare attenzione a certi soggetti, non è proprio detto che stiano parlando a vanvera.
Pietra sopra.
E ora un altro giro.