L’endometriosi è una condizione che riguarda milioni di donne in tutto il mondo. Secondo le più recenti stime sarebbe addirittura 1 donna su 8 italiana a soffrire di questa malattia, le cui cause rimangono ancora sconosciute.
Sebbene non sia una malattia mortale, vivere con l’endometriosi può rivelarsi un’esperienza terribile per le tante donne che ne sono affette. Un’esperienza che spesso porta all’impossibilità di avere figli. Nonostante questi numeri così preoccupanti in Italia non vengono portate avanti campagne di sensibilizzazione in grande stile, come per esempio quelle per il vaccino dell’HPV. L’ultima, “Quello che non so di me”, campagna condotta dal Ministero della Salute durò appena un mese.
Ecco il messaggio: “Quello che SO DI ME è che soffro spesso di dolori mestruali, di un dolore al basso addome,di disturbi ciclici urinari o intestinali e di dolori durante i rapporti sessuali. Quello che NON SO DI ME è che questi potrebbero essere i sintomi di una malattia molto diffusa ma poco nota: l’ENDOMETRIOSI”.
L’endometriosi è la crescita in luoghi non appropriati del tessuto endometriale (quello che cresce sulle pareti dell’utero ogni volta che il corpo si prepara a ricevere un possibile ovulo fecondato – è lo stesso tessuto che, una volta che la donna non è rimasta incinta, si disfa dando origine alle mestruazioni), come attorno agli organi del sistema riproduttivo femminile o all’intestino. Ogni mese, questo tessuto risponde alle variazioni ormonali e si dissolve creando perdite di sangue. Dato che il sangue non può fuoriuscire, ristagna fino a che non viene distrutto dal sistema immunitario. I tessuti circostanti si infiammano e possono dare origine a cisti ed aderenze dolorose. Se l’endometriosi colpisce le ovaie, le cicatrici che vi lascia possono compromettere la fertilità femminile.
Prima viene scoperta, più è probabile guarire.