Ho assistito l’altra sera, presso il Parco Ramorino di Brenta, a “La stanza di Sonia”, monologo drammaturgico di Matteo Tibiletti, recitato con maestria da Monica Pillon e con altrettanta maestria registicamente condotto dallo stesso Tibiletti e da Emanuela Legno.
A differenza di altri testi di Matteo non ne conoscevo il contenuto. E devo dire che la sorpresa è stata positiva. Molto positiva. Non solo per l’interpretazione e la conduzione scenica mai calata di tono, ma per la medesima struttura drammatica e contenutistica.
Si dice che un secondo prima di morire all’uomo sia data la possibilità di rivedere tutta la propria esistenza. Ecco: “La stanza di Sonia” mi è parsa come… (clicca e continua a leggere)