NATURALE.
Il petrolio ha superato gli 82 dollari al barile, è una notizia che sembra far parte del nostro vivere quotidiano, eppure prima del 1999 costava poco più di 10 dollari. Il nostro sistema energetico basato sui combustibili, primo fra tutti il petrolio, costa enormemente di più. Bush ha incominciato a proporre di sostituire la benzina da petrolio con altri distillati da cereali: in questi giorni vediamo l’aumento di pasta e pane come conseguenza dell’annuncio, figuriamoci quando sviluppassimo questa scelta! Ma c’è chi vorrebbe ‘’salvarci” indicando la strada del nucleare, a costoro possiamo rispondere che, oltre ai gravi problemi della pericolosità intrinseca del nucleare e delle scorie, gravi problemi rimasti irrisolti, il prezzo dell’ossido di uranio, materia prima per alimentare le centrali, in 30 mesi è aumentato del 670 per cento. Il carbone negli ultimi anni è aumentato moltissimo, anche a causa della fortissima domanda di Cina e India. Eppure, mentre altri paesi come Germania, Spagna, Danimarca, Giappone da tempo stanno sviluppando intensi programmi di produzione da fonti rinnovabili, l’Italia fa i primi passi con scarsa convinzione. Intanto il ministro Bersani, che di questo settore è responsabile, attuale e per quasi sette degli ultimi dodici anni, è riuscito fino ad ora solo a spingere verso la liberalizzazione del settore energetico e a pretendere rigassificatori e centrali a carbone. Probabilmente per evitare di dimostrare le negatività della sua linea, si rifiuta ostinatamente di avviare la definizione di un Programma energetico ambientale, anche questa una delle tante cose promesse agli elettori dell’Unione, ma neppure avviato. Va ricordato che l’ultimo programma nazionale fu varato nel 1988. E’ indispensabile che si pianifichi e si avvii rapidamente un piano di forte efficienza energetica, nella produzione: con un sistema distribuito commisurato ai reali fabbisogni locali di calore ed energia elettrica, e nella domanda. Non si può continuare a sentire gli amministratori delegati dei maggiori monopoli energetici, come Enel ed Eni, dettare legge dagli organi di comunicazione di massa per indicare le politiche da attuare. Come possiamo pensare che chi produce e vende un prodotti si adoperi per ridurne la vendita. E’ compito della politica indicare le strade più utili all’interesse degli italiani. Anche questo avevamo scritto nel Programma dell’Unione: dare vita ad un consiglio nazionale per l’Energia, supportato da un’Agenzia nazionale per realizzare il programma in stretto rapporto con le Regioni. Signor ministro attui il Programma per il quale è stato nominato, questo è il suo primo compito. (Meditazione su: Energia, il ministro Bersani applichi il Programma di Gianni Naggi, Liberazione, settembre 2007).
A J A C O
Eravamo d’accordo con un
cannibale al giorno per cavare
linfa dalle rughe dei pazzi.
Eravamo d’accordo per litri e
litri di corallo nel trabocco di
un’ora empia di suoni, di
versi.
E mai che ci sia venuto in
mente di vivere più felici degli
altri.
Ed ora che nel tempo di un
sospiro, alzi labari e canti, dal
miele dei baci tuoi.
Ed ora solo tu fratello mio,
come la Pace, così ci manchi.
-Marino sempre luccica-
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