Energia dal mare e dal sole: in India due progetti d’avanguardia

Creato il 14 gennaio 2011 da Milleorienti

L’India, come altri Paesi asiatici, non è certo un modello in campo ecologico. Eppure in alcuni Stati dell’Unione Indiana si sta procedendo a grandi passi nella promozione delle energie cosidette alternative. E’ il caso del Gujarat (terra natale del Mahatma Gandhi) che ha varato due grandi progetti: uno per lo sfruttamento dell’energia prodotta dalle maree, l’altro per l’energia solare.

Sin dal dicembre 2009 in Gujarat erano state poste le basi di un progetto di sfruttamento commerciale della forza motrice delle maree, con un memorandum d’intesa fra la britannica Atlantis Resources Corporation e la Gujarat Power Corporation;  il progetto sarà sviluppato nei prossimi mesi, con un impianto dotato di turbine capaci di convertire la forza cinetica delle onde del Golfo del Kutch in energia a disposizione delle industrie gujarati.
L’impianto sarà inizialmente da 50 MW ma si prevede di portarne la potenza a 200 MW  e uno studio realizzato dalla Atlantis indica potenzialità ancora maggiori, in sinergia con le risorse eoliche offshore. «Questo progetto sarà il primo su scala commerciale per l’India e per l’Asia», ha dichiarato il presidente della Gujarat Power Corporation J. Pandian, «e fornirà importanti vantaggi economici e ambientali alla regione».

La seconda notizia riguarda l’avvio della costruzione del Gujarat Solar Park, un impianto solare da 500 MW che verrà realizzato nel distretto di Patan dalla Gujarat Power Corporation con una spesa equivalente a 200 milioni di euro. Esteso su ben 2000 ettari l’impianto, il primo del suo genere in Asia, consentirà al Paese un enorme risparmio di combustibili fossili e stimolerà un’industria, quella gujarati, che è già la più dinamica dell’India. L’avviamento del progetto non ha mancato di far rilasciare eclatanti dichiarazioni propagandistiche al controverso premier del Gujarat Narendra Modi (noto per aver “coperto” in passato i massacri degli integralisti hindu ai danni dei musulmani) ma la direttrice dell’International Finance Corporation della World Bank, Anita George, ha dato  atto a Modi di aver condotto il Gujarat all’avanguardia in campo economico ed energetico. E ora, l’impegno del Gujarat nella produzione di energie alternative proietta questo Stato come “modello” del nuovo sistema industriale indiano. La capitale del Gujarat, Gandhinagar, è intitolata appunto al Mahatma Gandhi, che però avrebbe moltissimo da ridire sul modello di sviluppo del suo Stato. Di questo, dunque, varrà la pena di continuare a discutere in India e non solo.


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