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Energia elettrica dal mare: Enea lancia Pewec!

Creato il 14 luglio 2015 da Deboramorano @DeboraMorano

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Al convegno ENEA “Energia elettrica dal mare” è stata presentata una nuova tecnologia per produrre energia elettrica sfruttando le onde del mare.

Il Pewec (acronimo di Pendulum Wave Energy Converter), dispositivo smart e a basso costo, è stato illustrato da Gianmaria Sannino, responsabile del laboratorio Enea di modellistica climatica e impatti, che ha spiegato come con una sola decina di questi dispositivi si possa produrre energia elettrica per un paese di 3.000 abitanti, contribuendo in modo significativo anche a contrastare i fenomeni di erosione attraverso la riduzione dell’energia delle onde che si infrangono sulla costa, senza impattare in maniera significativa su flora e fauna marine.

Il prototipo, in mostra nella sede romana dell’Enea, è in scala 1 a 12, nasce della collaborazione con il Politecnico di Torino nell’ambito dell’accordo di programma tra il ministero dello Sviluppo economico e l’Enea sulla ricerca di sistema elettrico.

Pewec è un sistema galleggiante simile a una zattera da posizionare in mare aperto e il suo punto di forza è la sua semplicità.

Trattasi di uno scafo con un pendolo all’interno che oscilla. Il moto relativo tra scafo e pendolo genera energia elettrica perché il pendolo è legato a un generatore di energia

Il dispositivo è in grado di catturare qualsiasi tipo di onda e di trasformarla in modo efficiente in energia elettrica; la sua meccanica è estremamente semplice  e quindi a basso costo.

Il prossimo step sarà quello di portare il prototipo di Pewec a una scala 1:1, con una potenza nominale di 400 kw.

In proposito sia Enea che il Politecnico di Torino stanno già lavorando e ricercando i finanziamenti necessari  per progettarlo. Nel giro di un anno, un anno e mezzo potrebbe essere pronto e si potrebbe aprire la via per la commercializzazione.

In Italia sta crescendo l’interesse per la produzione di energia pulita e rinnovabile da onde e maree e secondo il piano d’azione nazionale per le energie rinnovabili dovremmo installare una potenza di 3 mw di questo tipo di impianti entro il 2020.

Con i suoi 8.000 chilometri di coste, l’Italia ha un enorme potenziale di energia associata al moto ondoso, paragonabile a quello presente sulle coste orientali del Mare del Nord.

La costa occidentale della Sardegna, ad esempio, ha un valore medio annuo del flusso di energia di circa 13 kw/metro, mentre quello del nord-ovest della Sicilia si aggira intorno ai 10 kw/metro.

In proposito, l’Enea ha realizzato L’atlante del clima ondoso del Mediterraneo, la prima mappa in grado di individuare in modo accurato le zone più interessanti per lo sfruttamento energetico delle onde. La pubblicazione rappresenta inoltre  un nuovo sistema operativo per la previsione del moto ondoso fino a cinque giorni, in grado di stimare l’energia da immettere nella rete elettrica con un dettaglio spaziale di poche centinaia di metri.

(fonte: http://www.repubblica.it)


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