Energia elettrica: un cavo sottomarino alimenterà Capri

Creato il 11 giugno 2013 da Ecoseven @EcoEcologia

Rivoluzionario progetto di Terna: nel 2015 un elettrodotto colleghera' Capri alla terraferma. Quale sara' il destino della vecchia centrale?

Energia elettrica: un elettrodotto collegherà Capri direttamente con la terraferma. Due cavi sottomarini, il primo dei quali  - Torre Annunziata-Capri - sarà attivo dagli inizi del 2015, porteranno energia elettrica sull’isola di Capri. Un’opera imponente e grossi investimenti per la Terna, l’operatore di rete nazionale. Il progetto è stato presentato, nel corso di un incontro pubblico svoltosi nella sala teatro del grand hotel Quisisana, dall’amministratore delegato di Terna Flavio Cattaneo, insieme al sindaco di Capri Ciro Lembo e al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. La rivoluzione in campo energetico è appena iniziata. Sì, perché di rivoluzione si tratta per l’isola azzurra.

I lavori per la fornitura di energia elettrica a Capri hanno preso il via da due mesi e prevedono la realizzazione di un elettrodotto in cavo a 150 kv in corrente alternata, della lunghezza di 31 chilometri (30 sottomarini e uno terrestre), e la costruzione all'isola ecologica di Gasto, a poca distanza dal porto turistico di Capri, di un'innovativa stazione elettrica a basso impatto ambientale. L'opera si inserisce nel piano di investimenti di Terna che prevede un impegno di 2,3 miliardi per il progetto Isole e 7,9 miliardi in tutta Italia al 2022. "Vorrei - ha sottolineato Cattaneo alla presentazione del progetto - che questa giornata dimostri che in Italia ci sono persone per bene, con buonsenso, che fanno il loro lavoro. Con quest’opera si garantirà maggiore sicurezza, continuità e qualità del servizio elettrico impedendo che si ripeta il fenomeno dei black-out estivi. Il collegamento e' stato autorizzato a novembre 2012, dopo un iter iniziato nel 2007 che ha coinvolto Terna e le amministrazione locali nella condivisione del progetto". L’investimento di Terna per la sola Campania è di circa un miliardo di euro. I cavi garantiranno la trasmissione in energia elettrica nei due comuni isolani e produrranno anche risparmi a fronte degli attuali costi. “A Capri - ha aggiunto l’ad di Terna - l'energia si paga quattro-cinque volte di più della media nazionale. La nostra società si è fatta carico di questo problema, nell'ambito dell'investimento da 2 miliardi di euro che riguarda tutte le isole. Permettere ciò significa dare del nostro Paese un'immagine sempre di un Paese che non funziona. Non è solo un problema caprese, e' un problema nazionale". L'amministratore delegato di Terna ha anche aggiunto che "realizzare opere significa avere permessi burocratici che quasi mai si ottengono". Cattaneo ha ricordato il caso della Sicilia dove l'energia costa il 22% in più della media nazionale. “Tutti sovrapprezzi - ha detto - che poi vengono pagati dalla generalità dei cittadini, visto che il sovraccosto viene poi redistribuito”. Cattaneo ha quindi rimarcato come nel caso di Capri ci sia stata una buona convergenza tra tutte le istituzioni interessate. "Si tratta di un progetto integrato compatibile con l'ambiente, e perfino le recinzioni del cantiere sono tali", ha precisato Cattaneo. La stazione caprese di arrivo dell’elettrodotto, situata accanto all'isola ecologica di Gasto, è progettata da Frigerio Design Group, tenendo conto dell'orografia del terreno, dei gradoni calcari che salgono da Marina Grande e della vegetazione. A sottolineare come questo progetto risolva problemi "di metodo, di qualità della vita e di un servizio essenziale quale quello elettrico, insieme alla tutela dell'ambientale" è stato in particolare il direttore generale del ministero dello Sviluppo economico, Sara Romano.  “Con il cavo sottomarino si risolverà - ha aggiunto - un problema di sicurezza che per l’isola esisteva da anni”. Per l’opera, che prevede dunque la massima tutela dell’ecosistema marino, lavoreranno imprese campane.

Nel corso dell’incontro sono stati sottolineati i vantaggi dal punto di vista occupazionale ed economico che l'impegno di Terna avrà sul territorio campano. Un miliardo di euro - è stato ribadito - rappresenta un punto di Pil e inoltre alla realizzazione delle opere parteciperanno molte imprese campane con indubbi vantaggi per quanto concerne l'incremento occupazionale. "Un progetto verso i cittadini - ha affermato il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro - nel quale la presenza di imprese campane dimostra che qui c'è un tessuto competitivo. Lavoreranno imprese campani, lavoratori campani, per un grande progetto”. “Un esempio - ha aggiunto - anche di buone pratiche. Tutela ambientale, sviluppo, servizi al cittadino, risparmi. Tutte cose positive per Capri. Oggi - ha detto Caldoro - è davvero una bella giornata”. Ed euforico è apparso il sindaco, Ciro Lembo, nel corso del suo intervento alla cerimonia di presentazione dei lavori di realizzazione dell’elettrodotto della Terna: “Per Capri è un sogno che si avvera”. Il primo cittadino non ha mancato di lanciare frecciate alla Sippic, l’azienda titolare della storica centrale elettrica di Marina Grande e che da sempre gestisce gli approvvigionamenti di elettricità sull’isola. “Con Romolo o con Remo la centrale spegneremo” ha affermato ironicamente il primo cittadino, non senza ricordare i “blackout che ci sono stati nel passato e che hanno anche provocato danni di immagine all’isola”. “L'inizio dei lavori per il collegamento sottomarino con la rete elettrica di trasmissione nazionale - ha detto Lembo - finalmente risolverà il problema dell'approvvigionamento energetico dell'isola con l'immissione di una fonte pulita, meno costosa e adeguata alle necessità della popolazione e delle aziende locali. In questo modo - ha concluso - si garantirà lo sviluppo sociale ed economico dell'isola di Capri”.

Resta ancora irrisolto, però, il nodo della distribuzione interna attualmente gestita dalla Sippic e non è chiaro il destino della vecchia centrale di Marina Grande, se realmente sarà spenta come ha annunciato il sindaco o se avrà comunque un ruolo nella futura gestione dell'energia sull'isola.

(g.cat.)

11-06-2013

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