ENERGIA: Germania e Lituania cercano una mediazione sullo shale gas

Creato il 05 marzo 2013 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 5 marzo 2013 in Energia, Germania, Lituania, Slider with 0 Comments
di Matteo Cazzulani

Vilna sospende l’avvio dello sfruttamento di oro blu non convenzionale per coinvolgere maggiormente i territori. Berlino alla ricerca di una mediazione interna al Consiglio dei Ministri e tra i due rami del Parlamento

Coinvolgimento dei territori e posizioni differenti nel Gabinetto dei Ministri, e Lituania e Germania arrancano. Nella giornata di mercoledì, 27 Febbraio, il Governo lituano ha bloccato le procedure di rilascio dei permessi per l’estrazione di gas shale in Samogizia.

Come riportato da Gazeta Wyborcza, la decisione di Vilna è stata motivata dalla volontà del Primo Ministro, il socialdemocratico Algirdas Butkevicius, di attendere il via libera delle autorità locali prima di avviare i lavori per l’estrazione dello shale.

Nello specifico, il Primo Ministro Butkevicius, su richiesta del Ministro dell’Ambiente Valentinas Mazuronis -esponente del Partito conservatore Ordine e Giustizia- ha ritenuto opportuno un esame approfondito della questione da parte delle Commissioni Parlamentari Economia e Tutela Ambientale che, secondo le stime, dovrebbe durare poco più di un mese.

Oltre che dalla necessità di discutere una delicata questione in Parlamento, l’impasse sullo shale è stata dettata anche da una manifestazione di piazza organizzata dagli abitanti della Samogizia a Vilna contro la concessione dei permessi per l’estrazione di gas non-convenzionale.

Seppur non molto partecipata, la dimostrazione popolare è bastata per spingere il il Ministro Mazuronis a richiedere al Primo Ministro l’approfondimento in Parlamento, anche a costo di un confronto interno alla coalizione di maggioranza di centrosinistra.

Risale infatti a pochi giorni prima il sostegno pubblico esternato dal Ministro dell’Economia, Jaroslav Neverovic -esponente dell’Azione dei Polacchi di Lituania- al colosso energetico statunitense Chevron, che, assieme alla polacca Lotos, si è candidato per l’ottenimento dei diritti di sfruttamento dello shale in Lituania.

Come riportato dalla Bloomberg, il Ministro Neverovic ha ritenuto positivo l’impegno della Chevron in Lituania, per via della creazione di nuovi posti di lavoro e dell’importazione a Vilna di sofisticati know how in grado di agevolare il progresso dell’economia del Paese.

Dinnanzi alle due posizioni distinte in seno alla coalizione, il Premier Butkevicius ha mantenuto una non facile mediazione tra le varie anime della coalizione di Governo -composta dal Partito SocialDemocratico, dal Partito Laburista, da Ordine e Giustizia e dall’Azione dei Polacchi di Lituania.

Da un lato, il Primo Ministro ha voluto dare spazio alle ragioni della protesta allo sfruttamento dello shale, ma dall’altro ha ritenuto l’avvio dell’estrazione di gas non-convenzionale -che la Lituania, secondo le stime, possiede per 50 Miliardi di metri cubi- necessario per diminuire la dipendenza della Lituania dalle forniture di oro blu della Russia, che ad oggi coprono l’89% del fabbisogno complessivo Lituano.

Anche Berlino cerca una mediazione

Una soluzione di mediazione sullo shale è la via che anche la Germania -che secondo le stime vanta una riserva di gas non convenzionale pari a 2260 Miliardi di metri cubi- sta perseguendo per approvare una legislazione definitiva entro le prossime Elezioni Federali tedesche, e superare un contrasto interno al Governo tra il Ministro dell’Ambiente, Petr Altmaier, e quello dell’Economia, Philipp Rosler.

Altmaier, esponente della cristiano-democratica CDU -il principale Partito di maggioranza, a cui appartiene anche il Cancelliere tedesco, Angela Merkel- si è detto favorevole all’approvazione in tempi brevi di una legge che consenta l’avvio dello sfruttamento dello shale.

Rosler, esponente dei liberali della FDP -partner di coalizione della CDU- ha invece dichiarato la necessità di considerare l’impatto che le tecniche di fracking hanno sull’ambiente interessato.

A rendere ancora più complicato lo scenario tedesco è la divisione sullo shale che persiste tra i due rami del Parlamento.

Il Bundestag, in cui la maggioranza è mantenuta dalla coalizione di centrodestra CDU-FDP, è favorevole allo sfruttamento del gas non convenzionale, mentre il Bundesrat -composto dai rappresentanti degli Stati tedeschi- è controllato dai socialdemocratici della SPD e dai Verdi: i due gruppi dell’opposizione che si sono posizionati a più riprese contro lo shale.

Lo shale un’opportunità per l’UE

Noto anche come gas di scisto, lo shale è un carburante estratto da rocce porose ubicate a bassa profondità mediante sofisticate tecniche di fracking, ad oggi adoperate in sicurezza solo in Nordamerica.

L’avvio dello sfruttamento dei giacimenti domestici di shale ha consentito agli Stati Uniti d’America di diventare uno dei principali Paesi esportatori di gas a livello mondiale, e di rafforzare la loro posizione nei mercati dell’Asia, sopratutto in Corea del Sud, India, Singapore ed Indonesia.

Per l’Europa, lo sfruttamento dello shale -che finora è stato approvato da Polonia, Danimarca, Gran Bretagna, Austria, Romania, Spagna, Portogallo, Estonia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Paesi Bassi, Svezia e Lettonia- consente di diminuire la dipendenza dalle forniture di gas della Russia e dell’Algeria, da cui l’Europa dipende per circa l’80% del fabbisogno continentale.

Secondo diversi studi, a godere dei più ricchi giacimenti di shale in Unione Europea è la Polonia, seguita da Romania, Gran Bretagna, Germania e Lituania.

Particolarmente ricche di gas non-convenzionale sono anche Francia e Bulgaria che, tuttavia, insieme a Belgio e Repubblica Ceca hanno posto una moratoria sullo sfruttamento dello scisto.

Condividi:

Tags: Altmaier, Bundesrat, Bundestag, Butkevičius, Germania, Lituania, matteo cazzulani, Mazuronis, Nemerovic, Rosler, Samogizia, shale gas Categories: Energia, Germania, Lituania, Slider


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • ELASTICITA’ AMERICANA, di GLG

    Nell’editoriale di Domenica de “Il Giornale” si parla dell’imperialismo tedesco (cui l’Europa attuale deve sottostare). Nell’editoriale di “Libero” (del... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Conflittiestrategie
    POLITICA, SOCIETÀ, STORIA E FILOSOFIA
  • Le singolarità di Iperione e Rhea due lune di Saturno con i sorvoli della sonda...

    Cassini prepara l’ultimo sguardo da vicino su Hyperion Iperione Una visione a falsi colori di HyperionIPERIONEè stata ottenuta nel corso più vicino passaggio... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Giuseppebenanti
    SOCIETÀ
  • La guerra italiana al Califfo

    (Uscito sul Giornale dell'Umbria del 30/06/2015) Dai giorni intorno all'11 giugno, sono cominciate ad arrivare dai giornali americani le prime indiscrezioni... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Danemblog
    SOCIETÀ
  • Il Donbass è come il sud Italia.

    Quindi potrebbe essere utile analizzare le posizioni polarizzate che molti hanno appreso per quanto riguarda l'Ucraina. Per eludere tali opinioni radicate,... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Nicovendome55
    ATTUALITÀ, OPINIONI, POLITICA, SOCIETÀ
  • Turchia, la questione curda dopo il voto

    Print PDFdi Filippo UrbinatiCome sempre accade le elezioni politiche di un Paese non si giocano su una sola tematica ma ruotano attorno ad una complessa rete... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Bloglobal
    OPINIONI, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ
  • La seconda ondata

    Intervista di Peter Jellen. della Rivista Online "Telepolis", a Robert Kurz, del 18 e 19 luglio del 2010 Peter Jellen: Mr. Kurz, negli ultimi tre anni, la... Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Francosenia
    CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ