Ciao a tutti.
Eccomi qua per la seconda puntata di Energia in pillole. Nel precedente articolo ho cominciato a parlare di come la fisica moderna ci spiega che ogni spazio che noi vediamo vuoto è invece pieno di energia.
Cosa vuol dire?
L’astrofisica attraverso indagini accurate, simulazioni e sperimentazioni, è arrivata a calcolare la percentuale di materia che i nostri occhi fisici riescono a vedere: solo il 10% di tutto ciò che esiste, aiutati anche da strumenti sofisticatissimi, altrimenti, ad occhio nudo, riusciamo a vedere solo lo 0,5%. Questo significa che non vediamo quasi niente, che tutto quello che ci appare è solo una piccolissima percentuale di tutta la materia esistente, questo significa anche che non vedere non è uguale a non esistere. I meno giovani ricorderanno che qualche anno fa per stampare una foto era necessario farlo partendo da un negativo. Ecco, immaginate un immenso negativo in 3D, di cui i nostri occhi sono in grado di stampare solo delle piccole parti. Tutto il resto esiste, ma noi non lo vediamo. Oppure potete immaginare un immenso palcoscenico teatrale dove tutti i personaggi sono già in scena e ci rimangono per tutto lo spettacolo, ma le luci illuminano solo l’attore o gli attori che in quel momento stanno parlando ed interagendo, gli altri rimangono al buio ed il pubblico non li vede.
Il pubblico non li vede, ma loro ci sono e sono assolutamente reali.
Ecco, la fisica moderna ci dice che tutto quello che non riusciamo a vedere, o, meglio, che il nostro cervello non riesce a decodificare, semplicemente perché non ne ha fatto ancora esperienza, esiste, quindi tutto ciò che a noi appare un vuoto, in realtà, è pieno e non ci sono confini di materia tra noi, ma un continuum di materia a noi invisibile. Come avrete anche capito dire energia o materia sottile, quindi diversa da quella che siamo abituati a vedere, è la stessa cosa.
Bene anche oggi vi lascio con un’immagine, una pillola di energia, su cui e con cui riflettere…
A presto
Anna Laura Chierichetti