Dopo aver combinato un pasticcio con un forno a 250° (ho seguito alla lettera una ricetta per riciclare pastelli a cera, senza farmi domande sulla temperatura eccessiva nonché sbagliata), mi son resa conto di non aver contemplato la riduzione o l’eliminazione dell’uso di determinati elettrodomestici.
Aspirapolvere, ferro da stiro, microonde, forno (la televisione è già stata abolita tre anni fa), e questo l’ho pensato solo dopo aver letto di Steven Vromman, uno di Bruxelles che ha fatto le mie stesse scelte e col quale spero di entrare presto in contatto.
Devo dire prima di tutto che io e il ferro da stiro non siamo mai stati amici, e ne ho sempre fatto uso solo per le camicie o per capi particolari, da indossare in una sera speciale.
Perciò non sarà per me difficile eliminarlo del tutto. Pazienza se sarò un po’ stropicciatina. Al massimo userò il metodo dei single “piega bene e poi mettici sopra un peso“.
Per quanto riguarda l’aspirapolvere, invece, potrei approfittare del fatto che sta esalando gli ultimi “aspiri” e forse è ora non di cambiarlo ma di inscatolarlo e metterlo via. Non è messo benissimo, ha un tubo tenuto insieme con lo scotch e il cavo si riavvolge da solo a sorpresa, altrimenti avrei fatto che regalarlo a qualcuno.
Che dire invece del forno a microonde? Non l’ho mai considerato necessario, ma un giorno me lo sono ritrovato in casa (un bel regalo di Mama) e allora ne ho fatto uso, qualche volta. Utile per scaldare le pietanze o lessare riso o frutta, quanto consumerà rispetto al forno tradizionale?
Per il forno invece, se voglio produrre il pane in casa o le fette biscottate (una ricetta difficilissima che però voglio provare a fare), non potrò evitare di usarlo. Potrei però fare in modo di sfruttarne più ripiani in una volta, scegliendo ricette che richiedono le stesse temperature. Chissà se ce la farò?
Il minipimer poi, il minipimer! Dico, quanto consumerà? Come farei senza, per frullare ceci e legumi? Potrei sempre provare la mezzaluna, o procurare un bel trinciante con cui tritare tutto (fuorché le dita, please), o non so. Qualcosa mi verrà in mente.
Comunque mi piacerebbe avere uno di quegli strumenti che misurano i consumi, così potrei evitare di supporre soltanto e comincerei a capire realmente dove posso risparmiare energia e dove no, dove sono le dispersioni e i consumi elevati e riducibili.
Perciò chiedo aiuto anche a voi, per trovare risposta alle mie domande.
Quali sono le maniere più efficaci per ridurre drasticamente i miei consumi di energia senza vivere male? E per vivere male intendo “senza alternative valide”.
E poi: c’è un alternativa a tutto, oppure ci sono cose che non possiamo evitare di usare?
Sono ancora dell’idea che farmi “prestare” un pannello solare per i piccoli apparecchi elettronici (cellulare, computer) sia una buona soluzione: devo solo trovare qualcuno che sia disposto a imbarcarsi con me in questa esperienza.
In ogni caso ho già numerosi contatti che il gentile Ai@ce mi ha fornito tempo fa, e dei quali posso approfittare.
Stay tuned, vedremo cosa riesco a fare :-)