Cos’è l’Energia Universale?
la scienza ha da tempo scoperto che esistono enormi quantità di energia sia a livello atomico che astronomico. Detto questo, nessuno può dubitare che una roccia contenga energia al suo interno.
Nello Yoga, si fa riferimento all’energia universale come Prana o forza vitale.
Nella medicina cinese e nelle arti marziali cinesi, questa stessa energia è denominata “Chi”.
Nelle arti marziali giapponesi, questa stessa forza è conosciuta come “Ki”.
Reiki, un’arte curativa basata sull’imposizione delle mani, significa letteralmente “forza vitale universale”.
Com’è possibile che gli antichi fossero così “in sintonia” con la natura, senza i nostri strumenti scientifici?
Gli antichi studiosi dedicavano il tempo ad osservare la natura e ad essere una parte di esso. Hanno osservato il funzionamento del corpo umano e sviluppato lo Yoga per il raggiungimento e mantenimento della salute.
Oggi abbiamo bambini che hanno a malapena il tempo per osservare gli uccelli. In realtà, il mondo virtuale dei videogiochi è per alcuni bambini più reale della stessa esistenza fisica.
L’aspetto virtuale della vita
crea una cultura di esistenza inconscia. Alcuni di noi fanno così tante cose inconscie, che non sono consapevoli di quello, o quanto, abbiano mangiato ieri sera.
Distaccarci dai recenti progressi tecnici ci permette di tornare alla natura e realizzare l’esistenza del Prana (Energia Universale).
Il “ritorno alla natura”, ci permette di coltivare il Prana, e letteralmente, di “Ricaricare le batterie”. Coltivare grandi quantità di Prana è molto simile a una vacanza.
E’ lecito chiedere, dove si trova il Prana in maggior quantità? Gli Yogi più antichi e quelli più recenti concordano sul fatto che il Prana è più abbondante negli spazi aperti. Possiamo percepirlo in spiaggia, laghi, montagne, campi e nel deserto.
La scienza oggi ci dice che abbiamo bisogno di ioni negativi e che li troviamo in abbondanza quando visitiamo un corpo di acqua. Ci sono macchine che possono generare ioni negativi nella vostra casa, ma per prendere una “vacanza Prana” serve molto più di una macchina.
Per coltivare Prana per un solo giorno, bisogna essere in armonia con la natura e l’universo. Solo con una passeggiata per uno spazio aperto, in sintonia con la natura, e praticando il Pranayama per parte della giornata, vi sarà possibile sentirsi in pace con voi stessi.
E’ saggio invitare amici e parenti per una mini-vacanza, quando possibile. Non è nemmeno necessario parlare di Prana, Energia Universale, o Yoga, per osservare i benefici che riceveranno da una breve “vacanza Prana”.
Fonte: http://www.unknown.it