Ed ecco la quarta parte dei 30+ modi per trovare il ki, l’energia vitale utile in qualsiasi campo della vita, non solo nelle arti marziali.
Oggi toccheremo virtualmente altre cinque discipline, entrando più nella sfera filosofico-religiosa, che mi hanno permesso in questi anni di ricerca, studio e sperimentazione, di sentire l’esistenza concreta dell’energia vitale.
Dalla preghiera cristiana alle pratiche shintoiste, dal camminare secondo i canoni del Buddhismo Zen al Tantra induista, giungeremo insieme a una forma di “visualizzazione guidata”, in regalo da oggi per te allo scopo di farti trovare il Ki…
#16° modo: Padre nostro, preghiera della religione cristiana
Sin da ragazzino ho sempre preferito pregare da solo, in silenzio, prima di coricarmi. Diventato adulto e poi padre di una splendida bimba (poi due) mi sono sempre più sforzato di pregare insieme a mia moglie, a mia figlia e poi con altre persone. Da quando però recito il Padre Nostro, tendendo le palme delle mani verso il cielo, sento tutto più spontaneo, naturale, come nell’atto di ricevere amore sostenendo qualcosa, con leggerezza eppur con grande intensità! Certe volte non vedo l’ora finisca la preghiera per scaricare l’eccessiva energia che mi sta arrivando dall’alto! Non c’è una spiegazione, o perlomeno non l’ho ancora trovata, fatto sta che c’è e si sente benissimo. Non l’ho nemmeno cercata questa energia, è venuta da sé.
#17° modo: Misogi, pratica di abluzione del shintoismo
Come ho riportato in un articolo su BudoBlog, il misogi è un modo per purificare il corpo e la mente ma soprattutto lo spirito. Facile a dirsi, un tantino più difficile a farsi… Ho praticato il misogi svariate volte ma ciò che più colpito, oltre alla gelida esperienza del 7 Gennaio 2012 che raccontato nel post, è stata quella vissuta nelle vacanze al mare della scorsa estate. Faceva comunque freddo in quella nuvolosa mattina di fine giugno. Il misogi è stato qualcosa di meraviglioso, unico, che mi ha donato sensazioni inaspettate mai provate prima… D’altronde l’energia vitale è unica, però può assumere svariate forme e arrivare dirompente da un momento, quando meno te l’aspetti!
#18° modo: Kin-hin, camminata del buddhismo zen
Si tratta di una meditazione camminata che serve a intervallare due sedute di zazen, la più classica e conosciuta forma di “meditazione seduta” dello Zen (con la quale non ho mai sentito il ki pur avendola provata diverse volte) La camminata del kin-hin inizia sempre con il piede destro: s’inspira, si solleva il piede, si espira e lo si appoggia a terra. Tutto qui… almeno esteriormente. Interiormente, in chi cammina, qualcosa inizia a muoversi a ogni passo: la consapevolezza del qui e ora, dell’energia vitale necessaria a compiere un piccolo passo. Respirare, pensare solo al passo, al qui, all’istante in cui il piede si appoggia dolcemente al suolo. Piccole cose in grado di smuovere una grande energia! Grazie al monaco Adolfo Soho una calda sera di Maggio ho capito questo:
- Camminare consapevolmente ci mantiene in contatto con il corpo
- Camminare consapevol-mente rilassa la nostra mente, in modo naturale
- Camminare consapevolmente migliora l’umore, poiché invita a guardarci dentro e attingere forza da noi stessi, restando per pochi istanti lontani dal mondo
#19° modo: Tantra, pratica induista per l’amore e la sessualità
Il termine tantra compendia le nozioni di liberazione e di espansione: permette di accedere all’assoluto attraverso tecniche di espansione psichica e corporea che concernono anche l’eros individuale, di coppia o di gruppo. Soltanto il 7% dei testi tantrici è dedicato alle tecniche erotiche. Io ne ho studiate e provate alcune, basandomi anche sugli aspetti filosofici e profondi che ne stanno alla base. Certe situazioni, se correttamente comprese, si trasforma in azioni sessualmente intense, in cui l’energia del cuore raggiunge una profonda commozione sia nell’uomo che nella donna. Ed è proprio questo che distingue un rituale tantrico da atti meramente volgari: l’atmosfera rispettosa, nata dalla fusione di un’alta energia e della consapevolezza, si irradia nell’amore. Lì ho trovato la più alta concentrazione di energia vitale.
#20° modo: visualizzazione guidata
Esistono centinaia e centinaia di metodi per la visualizzazione, non profonda come la meditazione ma comunque utile al fine di trovare la propria energia, tradotta come consapevolezza che il potere della mente è illimitato. Potrei farti molti esempi ma voglio limitarmi a quello per eccellenza, che umilmente ho provato a creare e sperimentare basandomi sul significato dell’ideogramma giapponese “ki”. Puoi seguire la visualizzazione scaricando l’audio C nell’area risorse gratuite di BudoBlog.
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