Sebbene la nomina di un Energy Manager sia obbligatoria solo per alcune realtà, soprattutto industriali, sarebbe utile che ogni impresa avesse cura della gestione del proprio consumo energetico. L’art. 19 della legge 10/91, prevede che ogni anno, entro il 30 aprile, venga nominato il Responsabile della conservazione e dell’uso razionale dell’energia. La FIRE (federazione italiana per l’uso Razionale dell’energia) si occupa di gestire le nomine degli Energy Manager per conto del MISE.
Per quanto riguarda le aziende senza obbligo, ma che hanno la volontà di farlo, potranno nominare un Energy Manager anche dopo il 30 aprile, con l’obbligatorietà tuttavia di questa scadenza negli anni successivi.
La scelta del ruolo dell’ Energy Manager oggi è molto importante, perciò deve essere non solo una persona formata in modo appropriato, ma innanzitutto deve essere qualificata: da luglio 2016, infatti, sarà obbligatorio che l’ Energy Manager sia un EGE, vale a dire Esperto in Gestione dell’Energia (d.lgs 102/2014). L’EGE, inoltre, rappresenta una figura professionale tra le più ambite in questo momento in Italia: essa consente, mediante l’analisi dei consumi, di assicurarsi sgravi fiscali e di monitorare eventuali sanzioni alle quali si può incorrere qualora non venisse rispettata la normativa vigente.
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articolo di Stefania Valtancoli
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