Riconvertire la mentalità principale presuppone la possibilità di rispondere a due domande per eccellenza:
- come ottenere energia senza ferire oltre il dovuto l'ambiente?
- come trasformare l'energia attualmente disponibile migliorando i rendimenti delle tecnologie attualmente usate?
Con l'energia, appunto, si può pervenire ad una sorta di alfabeto unico. Analizzando nel dettaglio la questione, ci si può interrogare sul come trasformare ed impiegare gli sforzi disponibili per passare ad un maggior impiego delle risorse rinnovabili.
Permeare una società sul vincolo energetico determinato da idocarburi e combustibili fossili è, a fatti, il modo peggiore per poter pensare ad un futuro migliore. Altrettanto pessime sono le prospettive secondo le quali possano essere pensionati trasformati in politici (qualsiasi riferimento possibile NON è casuale, nds)a pensare al futuro energetico di uno Stato.
Allo stesso modo di altri reati, è inaccettabile spacciare il ritorno al nucleare come un traguardo e non come un effettiva trattativa salva-debito nei rapporti tra Italia e Francia.
E' realizzabile pensare ad una questione energetica completamente rispettosa delle esigenze dell'uomo e dell'ambiente circostante? A giudicare dall' Energy Report emesso dal Wwf, tale prospettiva non è utopica.
Stando alle possibilità preventivate, entro il 2050 sarebbe possibile reperire il 100% del fabbisogno energetico mondiale attingendo da fonti completamente rinnovabili.
"Se continuiamo a dipendere dai combustibili fossili ci troveremo davanti ad un futuro di timori crescenti per il costo dell’energia, la sicurezza dei rifornimenti e gli impatti dovuti ai cambiamenti climatici. [...]Noi offriamo uno scenario alternativo – molto più promettente e interamente raggiungibile. L’Energy Report dimostra che in quattro decenni potremmo avere delle economie floride e una società interamente alimentata da energia pulita, a basso costo e rinnovabile, nonché una qualità della vita decisamente migliore. Il rapporto è più che uno scenario; è un richiamo all’azione. Possiamo creare un futuro più pulito e rinnovabile, ma dobbiamo cominciare subito”.
E' questa l'opinione di Stefano Leoni, Presidente di Wwf Italia. Il rapporto presentato esclude, inoltre, la necessità del nucleare a livello globale; tale scelta si affianca a quella già espressa relativa alla non necessità dei combustibili fossili.
Le parole di Stefano Leoni sono assolutamente più eloquenti di qualsiasi altra possibile:
"Non possiamo sfuggire alla realtà, e cioè al fatto che la fissione nucleare produce scorie pericolose che restano tali per migliaia di anni, che non esiste alcun posto al mondo dove possano essere stoccate senza rischi e che i materiali e le tecnologie necessari per la produzione di energia nucleare possono essere usati anche per produrre ordigni bellici.
Il rapporto sottolinea anche che il nucleare è un’ alternativa estremamente costosa.
Prima di destinare miliardi alla creazione di una nuova generazione di centrali elettriche nucleari, dovremmo chiederci se non sarebbe più opportuno destinare tali risorse ad altre tecnologie energetiche sostenibili. E’ precisamente la stessa domanda che ci facciamo in Italia, e la risposta che ci diamo è decisamente che SI, è più opportuno puntare sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica.[...]"
Il dossier si pronuncia quindi come sfavorevolmente proteso ad inquadrare il nucleare come risorsa energetica su cui costruire il futuro. Alto ed altro profilo potrebbe essere rivestito dall'efficienza energetica di costruzioni, veicoli ed industrie. Secondo gli scenari preventivati dal Wwf, al 2050 si avrà una richiesta di energia inferiore di circa il 15% rispetto a quella stabilita al 2011. Il fulcro su cui è impostato il rapporto è costituito dal tema dirimente dell'efficienza energetica: in questo senso potrebbero muoversi le intenzioni politiche dei grandi leader mondiali.
"Nell’Energy Report volutamente non ci basiamo su ipotesi stravaganti circa i benefici delle tecnologie di là da venire. [...] E' una stima moderata della futura energia rinnovabile di cui potremo godere entro il 2050. Le soluzioni per la sfida globale energetica sono a portata di mano. Ci sono numerosi sistemi per usare l’energia in modo più efficiente, il che ci permette di gestire le attuali risorse energetiche in modo più oculato. Inoltre cogliamo la possibilità di usare le grandi quantità di energia sostenibile di cui disponiamo. [...]"
E' questa l'opinione di Kees Van der Leun, direttore di Ecofys (consulente energetico del Wwf, nds). Si farebbero, conti alla mano, risparmi quantificabili in 4 miliardi di Euro; altri riscontri positivi potrebbero provenire dal minor rischio di conflitti energetici, da minori fuoriuscite inquinanti e quant'altro di eticamente sostenibile.
“Vivremo in modo diverso, ma vivremo bene. Dobbiamo fornire energia a tutti senza mettere in pericolo il Pianeta e questo rapporto dimostra come fare. [...]" è l'opinione conclusiva di Stefano Leoni.
Opinione doppiamente condivisibile, anche alla luce delle recenti denunce promosse da Legambiente o Greenpeace.
Se è ancora possibile salvare l'astronave Terra e tutti i suoi passeggeri, è più che mai opportuno ascoltare moniti come questi.