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Enjoy - In principio era la gioia

Da Lara
Dalla introduzione di Vito Mancuso:
Erich Fromm scrisse: "Coloro la cui speranza è debole si accontentano della comodità o della violenza".
La comodità del consumismo e la violenza del militarismo che dominano il nostro tempo suggeriscono che siamo quasi senza speranza. L’abbiamo perduta del tutto, o la stiamo perdendo rapidamente?

Una ragione di questo pessimismo che porta al cinismo e alla mancanza di interesse è il paradigma religioso di caduta e redenzione che fa iniziare la propria teologia con il peccato originale.
Con questa dottrina come punto di partenza, si invecchia
prima ancora di venire al mondo.
Insegnare il peccato originale e non insegnare la benedizione originale crea pessimismo e cinismo.
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La tradizione che mette al centro il creato non è ottimista, perché è troppo a contatto con il dolore e la tragedia dell’esistenza per esserlo, ma è colma di speranza ed è cosmicamente appassionata della benedizione in cui la vita consiste.
Giuliana di Norwich chiama "sciocchi" coloro che rimuginano sul peccato.
La mistica che mette al centro il creato ha in realtà inventato il verbo enjoy nella lingua inglese.
La gioia senza misura fa parte dell’esperienza potenziale di ciascuno.
È parte del ritrovare Dio come eros che gioca, prova piacere, fa venire alla luce, fa festa e prova passioni. L’eros e la passione sono parte delle benedizioni dell’esistenza.
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Sul suo letto di morte, il grande psicologo e amico dell’umanità
Erich Fromm si volse verso il suo amico Robert Fox e
gli chiese: 

"Com’è, Bob, che gli esseri umani sono più necrofili che biofili?".  
Una domanda significativa.
Perché mai noi preferiamo l’amore per la morte all’amore per la vita, i missili alla festa, il potere sugli altri al potere diffuso, l’accumulare invece del condividere?
Sono certo che una domanda complessa come questa può
condurre a molte risposte altrettanto complesse, ma ora vorrei darne soltanto una che viene dalla mia prospettiva teologica, ed è questa:
la civiltà occidentale ha preferito l’amore per la morte
all’amore per la vita nella misura in cui le sue tradizioni religiose hanno preferito la redenzione alla creazione, il peccato all’estasi, e l’introspezione individuale all’apprezzamento positivo del cosmo.
 

La religione ha tradito i popoli dell’Occidente
ogni volta che è stata zitta sul piacere, o sulla cosmicità della creazione, o sulla forza continua e presente del Creatore, o sulla benedizione originale.
 

Ogni granello di sabbia ha un’anima meravigliosa.  (Joan Mirò)
Matthew Fox, In principio era la gioia, traduzione dall’inglese di Gianluigi Gugliermetto, Fazi Editore, febbraio 2011 - introduzione di Vito Mancuso
Dal sito 10 righe dai libri

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