Ai maschietti che ci leggono sarà sicuramente successo di ricevere decine e decine di email che pubblicizzano interventi di allungamento e allargamento del pene. A parte quelli che allarmati si sono chiesti: “Chi ha sparso la voce?”, tutti gli altri avranno sorriso e spostato le email nel cestino.
Eppure, come si afferma in un interessante articolo uscito su The Journal of Sexual Medicine, che presenta una rassegna dei lavori più importanti sul tema, sono sempre più numerosi gli uomini che decidono di sottoporsi alle procedure più disparate soprattutto in centri privati. Quindi ci si chiede se tali strutture sanitarie accettino solo chi ne ha veramente bisogno e rimandino a casa chi invece ha il pene di dimensioni normali, rinunciando a guadagni rilevanti.
Già, ma chi ne ha davvero bisogno? E qual è la percezione degli uomini riguardo le dimensioni del proprio compagnuccio di avventure?
A questo punto gli Autori, dopo un attento esame della letteratura, ci informano che si può essere soddisfatti se il proprio pene ha una lunghezza di 12,1-12,4 cm e una circonferenza di 9,7-10 cm. Insomma queste sono mediamente le misure di un pene “normale”. Ovviamente, ci spiegano che va misurato da un medico sia quando è flaccido (oddio!) che quando è eretto dopo essere stato manipolato a dovere (non dal medico), partendo dall’osso pubico quando si è distesi. Solo in questo caso le cifre sono attendibili: le misurazioni fai da te, magari col nodo in gola per l’ansia o peggio lo sconforto, realizzate in posture degne di un contorsionista, non hanno alcun valore.
Detto questo, quel che emerge dagli studi è che la quasi totalità di maschietti normodatati percepisce il proprio pene sotto misura. Poveretti. Sono tutti concentrati su quei pochi centimetri del loro corpo, in alcuni casi arrivano a sviluppare quello che gli psichiatri chiamano dismorfofobia penile, disturbo che fa parte del disturbo più generale di dismorfismo corporeo, caratterizzato da una preoccupazione per un supposto difetto nell’aspetto fisico. E quindi spesso cadono nelle grinfie di chirurghi senza scrupoli che invece di dissuaderli alla luce delle dimensioni nella norma li sottopongono a torture indicibili i cui risultati non sono neanche soddisfacenti.
Un aspetto interessante emerso da uno studio su oltre 52 mila tra uomini e donne eterosessuali è che gli uomini che si dichiaravano soddisfatti delle dimensioni del pene erano il 55% contro l’84% delle donne. Inoltre, i maschietti contenti del pene mostravano un giudizio più positivo riguardo il proprio corpo e l’attrattività del proprio viso, in confronto a coloro che ritenevano di averlo piccolo.
A proposito. Si parla di micropene (solo la parola mette già paura) quando la lunghezza in stato di erezione è di 7,5 cm e di 4 cm quando è flaccido. In questo caso ogni volta che viene l’ispirazione tocca andare a Chi l’ha visto?