In questi giorni “Pari o Dispare”, associazione di uomini e donne nata nel 2009 che si mobilitano per la parità di genere, ha scoperto un’ennesima truffa ai danni di noi donne italiane : l’attuale Governo aveva promesso che si sarebbe impegnato con i fondi raccolti in dieci anni dal prolungamento dell’età pensionabile da parte delle donne nei lavori di pubblico impiego, ovvero quattro miliardi di euro,per interventi dedicati a favorire l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro, per la conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro e per il fondo non autosufficienza.
Ora questi fondi sembrano spariti nel nulla, infatti proprio qualche giorno fa Emma Bonino con altre due colleghe ovvero Lella Golfo e Beatrice Lorenzin, aveva presentato prima alla Camera e poi al Senato un emendamento nel quale si chiedeva che venisse restaurata l’applicazione della legge, o in alternativa che venisse presentato un piano dettagliato del vero utilizzo di questa cospicua somma che PROVENIVA DA NOI donne e che doveva essere utilizzata PER NOI donne.Quella cifra sarebbe servita dai tradizionali asili nido (visto che in Italia l’accesso è garantito solo a 9 bambini su 100) al welfare che dichiara Emma Bonino “si dice ipocritamente che del welfare se ne occupano le famiglie, in realtà se ne occupano le parti femminili delle famiglie”.
Proprio per questo motivo Pari o Dispare ha lanciato un appello con annessa raccolta firme per contestare questo ennesimo atto di menefreghismo,furto e non impegno da parte del Governo verso la vita, i diritti e il futuro di noi donne.
http://www.pariodispare.org/index.php?option=com_content&view=article&id=111%3Asottoscrivi-lappello-qquattro-miliardi-erano-tutti-per-noiq
A questo punto mi chiedo, che fine abbia fatto Mara Carfagna? Cosa ne pensa di questo ulteriore scempio che il suo governo ha fatto verso il suo genere, e non solo verso noi donne ma verso tutta la società visto che spesso sbagliando diciamo la “questione donne”, quando credo che in realtà non esista una questione che riguardi solo noi donne, penso invece, che il diritto di avere un lavoro giovi anche il compagno o il marito della donna in questione, penso che gli asili nidi servano a tutti e due i generi (ricordiamo che spesso ci sono genitori single), penso che lavorare in due in una famiglia porti benessere a tutti, non solo economici ma anche psicologici, visto che come ben sappiamo per noi donne il lavoro non è mai stato un diritto ma una meta irraggiungibile da conquistare, con stipendi da fame e lavori al limite dello schiavismo, con umiliazioni e spesso con proposte indecenti e umilianti, con sguardi troppo lunghi sul decoltè e annesse volgari battutine, o con mani non autorizzate sui nostri corpi.
Ecco l’ennesima bufala di questo governo che di noi donne se ne frega altamente, e lo dichiara sfacciatamente, un governo guidato da un signorotto che crede che tutte noi siamo in vendita, ricordiamo cosa disse qualche anno fa ad una ragazza che li poneva come potevano le giovani coppie mettere su famiglia : “una ragazza con il suo sorriso dovrebbe sposare uno come mio figlio”, ecco la sua proposta di emancipazione, parità e welfare.
Firmiamo questo appello, pubblicizziamolo e diffondiamolo perchè il nostro futuro riguarda tutti!