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Ennio, un docu-film di Giuseppe Tornatore: recensione

Creato il 12 febbraio 2022 da Gliscrittori
Ennio, un docu-film di Giuseppe Tornatore: recensione

Cinema Di Angelo Gavagnin. Ennio, un docu-film di Giuseppe Tornatore: due ore e mezza di forti emozioni, un Morricone che riesce a spiegare in modo semplice, come nascono le sue musiche.

Il docu-film di Giuseppe Tornatore, Ennio, due ore e mezza di forti emozioni, un Morricone che riesce a spiegare in modo semplice, come nascono le sue musiche partendo dalle prime semplici canzoni che musicò per Gianni Morandi, Mina, per poi passare al Cinema.
Possiamo immaginare i film di Sergio Leone senza le sue musiche? C’era una volta il West, C’era una volta in America o Novecento di Bertolucci o Mission o Nuovo Cinema Paradiso dello stesso Giuseppe Tornatore non avrebbero avuto lo stesso impatto, la stessa forza emotiva senza le musiche di Morricone.

Ennio, un docu-film di Giuseppe Tornatore
Ennio, un docu-film di Giuseppe Tornatore: recensione

Ennio

REGIA Giuseppe Tornatore
SCENEGGIATURA Giuseppe Tornatore
PRODUZIONE/PRODUTTORE Gabriele Costa, Gianni Russo
DISTRIBUZIONE Lucky Red
FOTOGRAFIA Giancarlo Leggeri, Fabio Zamarion
MUSICA Ennio Morricone
ANNO 2021
DOPPIATORI ITALIANI
Ennio Morricone, Giuseppe Tornatore, Carlo Verdone, Clint Eastwood, Quentin Tarantino, Oliver Stone, Hans Zimmer, Barry Levinson, Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Quincy Jones, Bruce Springsteen, Lina Wertmüller, Marco Bellocchio, Vittorio Taviani, Zucchero Fornaciari, Laura Pausini, John Williams, Enzo G. Castellari

Un uomo grande e semplice che si commuove ripensando a ciò che ha realizzato e noi con lui.

Ne esce anche l’immagine di una persona tormentata da un senso di inferiorità per aver accettato di “vendersi” al cinema e non aver percorso la strada della ricerca e della musica “seria” e per questo fu poco accettato, addirittura snobbato dai musicisti contemporanei.
Tornatore gli rende omaggio attraverso le testimonianze di registi, attori e musicisti che hanno capito la sua grandezza, un ritratto sentito, affettuoso e intenso sulla musica, l’intuito cinematografico e l’umanità di un genio italiano del Novecento.
Oltre alle interviste c’è una serie di rimandi ai film che hanno visto la sua collaborazione, con le sue musiche purtroppo solo accennate, perché per ascoltare anche solo un po’ delle cose memorabili che ha realizzato non basta certo il tempo di un film.

È bello e commovente vedere artisti, i più diversi come Bruce Springsteen o i Metallica, aprire i loro concerti con i suoi pezzi più famosi.

Riceve “finalmente” l’Oscar alla carriera nel 2007 dalle mani di un vecchio amico, l’immenso Clint Eastwood con cui ha iniziato la sua collaborazione con il cinema, musicando meravigliosamente i film di Sergio Leone. E fu standing ovation delle star della platea, come a scusarsi per il ritardo con il quale l’Academy aveva deciso di onorarlo.
Si respirano emozioni, si viaggia tra le note del Maestro. Regalatevi due ore e mezza di gioia e commozione.


Angelo Gavagnin


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