I palinsesti cinematografici spesso ci fanno credere che solo adrenalina, risate e thrilling siano in grado di portare in sala o far rimanere sul divano per due ore le persone. Nein, questa affermazione non è per nulla vera! È solo questione di ammettere che ci sono sere in cui vogliamo leggerezza e un pizzico di dolcezza, sono quelle in cui chiamiamo un’amica e se possibile ci intrufoliamo in un cinema a vedere pellicole che ci fanno venire gli occhi a forma di cuore, oppure prendiamo il telecomando e ci sintonizziamo sui canali Passion della televisione a pagamento.
Tutti noi vogliamo sognare, tutti noi cerchiamo il principe azzurro, tutti noi speriamo che ogni tanto l’emozione ci faccia battere forte il cuore, ma chissà come mai dobbiamo ricorrere alla settima arte se desideriamo provare con una certa costanza quelle emozioni. Non stupisce quindi che anche in una kermesse come il TIFF venga dato ampio spazio ai sentimenti e al romanticismo, alcune volte virando verso la risata molte altre imboccando i sentieri più realistici e tristi della dramedy o del melodramma.
Onestamente anche noi, che di pellicole al dì ne abbiamo viste un bel quantitativo, se avessimo trascorso 10 giorni assorbendo solo immagini cupe, tristi e disperate probabilmente oggi saremmo molto arrabbiati e/o seduti su un cornicione. È quindi con entusiasmo che ogni tanto sceglievamo di trascorrere il pomeriggio in compagnia di opere dai titoli piuttosto eloquenti che, seppur talvolta drammatiche, lasciavano la porta sempre aperta alla speranza.
Ecco quindi le pellicole che secondo noi meritano una segnalazione:
Enough Said, commedia dolce e amara sulla seconda possibilità di amare, quando i figli sono cresciuti e il nostro fisico ha smesso di sfidare la gravità. La storia d’amore tra un omone divorziato e un po’ goffo proprio per la sua stazza e una massaggiatrice (una di quelle vere
Hateship, Loveship, tratto da un racconto di successo della scrittrice canadese Alice Munro, è una storia romantica di riscatto con sé stessi e con la società, è la realizzazione del sogno di rifarsi una vita anche dopo aver commesso tragici errori, è la prova di quanto sia importante avere al proprio fianco la persona giusta, di quanto l’amore sia una forza motrice senza eguali e soprattutto dell’importanza della famiglia (di supporto). Insomma, il carico è da novanta, non manca nulla col risultato che la narrazione scorre con serenità grazie ad un cast che annovera attori del calibro di Nick Nolte e Guy Pearce, ci vuole però una bella scatola di Kleenex per superare l’evento.
E infine c’è il film Lucky Them, con Toni Collette and Thomas Haden, storia di un’esperta di musica che viene costretta dal suo caporedattore a indagare sulla scomparsa dell’ex-fidanzato musicista per mantenere il precario posto di lavoro. Ambientato nell’uggiosa Seattle, il film è completamente retto dalle performance dei due attori ma, pur essendo il più debole dei tre, ha una colonna sonora che merita e una piccola sorpresa che potrebbe valere la visione.
In attesa di vedere se e quali di queste opere verrà doppiata e proposta alle coppie in libera uscita per San Valentino, si accettano scommesse