Dalle interrogazioni parlamentari che puntano il dito contro previsioni del tempo azzardate che farebbero scappare i turisti dalle spiagge e dagli alberghi svuotando le località balneari ai novelli "Bernacca" vips che passano il loro tempo con il naso al cielo e la faccia o la voce nei media.
Enrico il bagnino - del bagno 61 di Riccione - è uno di loro. Ogni mattina fa capolino tra le nuvole di Radio Deejay passando per le grinfie di una divertita Platinette che, come Marco Baldini ed il Trio Medusa prima di lei, lo sfotte e ne mette in dubbio le previsioni. Lui comunque si apre un sito personale, scrive due libri (Enrico il bagnino. Il Garbino e gli altri fenomeni meteo) (Scusi, dov'è il bagno... 61?), diventa un punto fermo nel palinsesto giornaliero della radio e acquista persino celebrità, aiutato anche da quel fenomeno di approccio attraverso la sola voce che ti fa chiedere quali fattezze possa avere questo buffo personaggio.
Il mio approccio con lui o, meglio, con la sua voce avvenne (può essere?) ben 17 anni fa. E fu proprio la sua voce a catturarmi. Reduce dal servizio militare avevo ancora nelle orecchie l'accento di un caro commilitone romagnolo. Le loro voci si somigliavano tantissimo. Quella di Enrico Della Rosa (il bagnino) divenne il filo conduttore che annientava le distanze regionali tra me ed il mio amico.
E fu così che ogni mattina, pur con l'evolversi della tecnologia, pur con il sorgere delle applicazioni per i-Phone, pur con l'avvento di altri curiosi personaggi come lo "sfigato, cretino, POVERACCIO" di quel povero Paolo Corazzon che su Canale 5 veniva ricoperto di tali epiteti da Barbara D'Urso (guarda caso autrice di Tanto Poi Esce il Sole) la mia affezione per il bagno 61 restò sempre immutata. "Povero Enrico", canta Betty Curtis. Ma poveri noi, altroché lui! Se questo sta al telefono con Platinette chi è che ci salva le chiappe in mare???