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Enrico Letta, la biografia

Creato il 24 aprile 2013 da Tafanus

TafanusAl netto del fatto che un'alleanza col PdL mi genera conati di vomito) anche se forse non ha alternative immediate), prima di sparare a mitraglia su Enrico Letta, aspetterei di vederlo all'opera.

E' vero, è il nipotino di Gianni Letta, ma da sempre fa politica contro il partito di zzzio. Politicamente è più nipote di Beniamino Andreatta che di Gianni Letta. Anche il figlio di Donat Cattin era figlio di Donat Cattin. Eppure è finito nelle BR. Non sempre i figli seguono le orme dei padri, e tanto meno i nipoti sono obbligati a seguire le orme degli zii... Vorrei, a titolo personale, concedergi il beneficio d'inventario.

Inoltre, mi sembra che Enrico Letta unisca la gioventù ad un curriculum professionale ed accademico di tutto rispetto. Aspetterei, prima di abbatterlo a fucilate.

Tafanus

Enrico Letta, la biografia completa

Nato a Pisa nel 1966, Enrico Letta, frequenta la scuola dell’obbligo a Strasburgo per poi laurearsi in Diritto internazionale all’Università di Pisa, dove consegue il dottorato di ricerca in Diritto delle comunità europee alla Scuola Superiore “S. Anna”. A 25 anni è presidente dei Giovani del Partito Popolare europeo.

Il primo contatto con le istituzioni - Il suo incontro con Beniamino Andreatta nel 1990 lo portò a svolgere l’attività di ricercatore dell’Arel, l’Agenzia di ricerche e legislazione di cui è segretario generale dal 1993. Nello stesso anno avvenne il primo contatto con le istituzioni, quando seguendo proprio Andreatta, come capo della sua segreteria, al Ministero degli Esteri, nel governo Ciampi, viene chiamato nel 1996 al Ministero del Tesoro come segretario generale del Comitato per l’euro.

Un giovane ministro - Vicesegretario del Partito popolare italiano dal gennaio 1997 al novembre 1998, nello stesso mese diventa a 32 anni ministro per le Politiche Comunitarie con il primo governo D’Alema, il più giovane ministro della storia repubblicana battendo Andreotti, che divenne ministro a 35 anni.

Nel 2000 è ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato nel secondo governo D’Alema - Incarico che conserva, con il governo Amato, per il quale è anche ministro del Commercio con l’Estero fino al 2001. Nel 2001 diventa deputato per la prima volta e s’iscrive alla Margherita.

Nel giugno 2004 rassegna le dimissioni dalla Camera e, da capolista dell’Ulivo, viene eletto deputato europeo per la circoscrizione Italia Nord-Est (circa 173.000 voti). Nella XV Legislatura torna deputato della Repubblica italiana e tra il 17 maggio 2006 e l’8 maggio 2008 è sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Prodi.

L’impegno nel partito Democratico - Nel 2007 si candida alla segreteria del neonato Partito democratico ottenendo, con le primarie del 14 ottobre, oltre l’11% dei consensi. Nelle elezioni del 13 e 14 aprile 2008, capolista PD nella Circoscrizione Lombardia 2, viene eletto alla Camera dei Deputati. Poche settimane Walter Veltroni lo chiama a far parte del governo ombra del PD in qualità di responsabile Welfare. Nel 2009, in occasione del Congresso del Partito democratico, decide di appoggiare Pier Luigi Bersani e la mozione che lo sostiene. Il 9 novembre 2009 – dopo le primarie che eleggono Bersani segretario nazionale – viene nominato dall’Assemblea nazionale, vicesegretario unico del Partito Democratico. Alle elezioni politiche del 2013 è capolista del Partito Democratico alla Camera dei Deputati nelle Marche e in Campania.

Vicepresidente di Aspen Institute Italia dal 2004, Letta ha svolto attività di insegnamento e di ricerca presso la Scuola superiore S. Anna di Pisa e l’Haute Ècole de Commerce di Parigi.

(Fonte: Formiche.net)


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