Enrico Ruggeri. Il suo lamento corre in Rete
di Iannozzi Giuseppe aka King Lear
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Enrico Ruggeri: “Tutti i cantanti sono soliti snocciolare cifre quasi sempre gonfiate sulle loro vendite. Io invece voglio essere sincero: il mio nuovo cd non sta andando bene. Tutti mi fanno i complimenti, tutti dicono di averlo ascoltato, ma le vendite sono molto più basse della mia media. Mi sembra strano proprio in un momento in cui grazie a facebook e twitter ho instaurato un rapporto continuativo e cordiale con decine di migliaia di persone. Non posso pensare che tutti questi miei amici vogliano solo interagire con me senza aver voglia di sentirmi cantare. E non voglio pensare che tutte queste persone lo abbiano scaricato illegalmente”.
Gli si potrebbe rispondere: Né Facebook né Twitter sono Dio o la sua lunga mano. Per quanto uno possa esser personaggio pubblico più o meno osannato dal grande pubblico, un qualsivoglia social network non gli serve per aumentare sul serio la sua popolarità; però essere in Rete di certo serve a raccogliere molte adulazioni, perlopiù false e interessate.
Ieri, per conoscere una star, si dovevano fare i salti mortali, oggi non più, non c’è più mistero: basta un click o due e chiunque è in grado di trovare la tua star preferita in Rete; ma il più delle volte si entra in contatto con un fake o un amministratore che gestisce, per conto del VIP, il forum od i suoi profili sui social network più quotati.
Apparire (o far finta di apparire) in pubblico, sette giorni su sette a più o meno tutte le ore, rende tutti uguali a tutti.
Grazie a Internet chiunque oggi può ritagliarsi i suoi personalissimi 15 minuti di fama.