Un palo murato a terra con la solita 'romanella' spaccando il selciato. Graffiti dovunque, specie sui bei terminali del capolinea del tram, in vetro e acciaio con serigrafate sopra tutte le informazioni: dopo pochi giorni dall'inaugurazione era già tutto imbrattato dai vandali maledetti. Adesivi dappertutto, a partire da quelli dei civilissimi occupanti del Cinema America: le paline del trasporto pubblico tutte imbrattate. Sporcizia dovunque, cestini pieni e debordanti, quattro vasi con dentro piante spelacchiate e lattine. I marciapiedi dall'altra parte della strada sempre con auto parcheggiate sopra. Bancarelle e camion-bar? Arriveranno presto, siamo pronti a scommetterci.
In questo contesto, raccapricciante, oggi i nostri fantastici e lungimiranti amministratori intitoleranno ad Enrico Berlinguer (sono 30 anni dalla sua morte quest'oggi) uno slargo giusto alla fine del percorso del tram 8. Complimenti. E complimenti alla famiglia di Berlinguer che ha acconsentito a questo scempio alla memoria dei uno dei più grandi uomini politici del dopoguerra. Un'autentica bestemmia, un autentico vilipendio.