” Telegramma. L’unico posto dove contano le parole, invece che le azioni”. John Gallard Pollard
Quando si progettano cambiamenti, si scrivono obiettivi e buoni propositi c’è un momento più o meno lungo dove si finisce per rimanere come in una bolla prigionieri dell’idea stessa del cambiamento.
La sindrome di Narciso.
Conosci il mito del giovane Narciso?. In breve, Narciso era un bellissimo ragazzo che specchiatosi in uno stagno riamase folgorato dalla bellezza della sua immagine fino a struggersi e morirne. A volte succede che quando si programmano degli obiettivi si rimanere prigionieri della bellezza del progetto, stai lì a modificarlo, aggiungi e togli modifichi cercandone la perfezione virtuale fino a rimanerne così affascinato che non sei più capace metterlo in pratica.
Forgia il corpo e la mente.
Ti ricordi il tweet di lunedi?. Entrare in azione significa questo, forgiare il corpo e la mente. Sono le azioni che ti allenano a essere resistente, a dare vigore alla tua mente e al tuo corpo e sono le azioni che daranno solidità ai tuoi progetti e forza al tuo spirito per sopportarne fallimenti e vittorie. E poi l’unico modo per vedere se i cambiamenti i progetti insomma se ciò che vuoi realizzare è possibile, devi entrare in azione. Devi provare sul campo cosa funziona, cosa eliminare cosa rende efficace ed efficente il tuo progetto.
Tre consigli pratici.
Bene parliamo di praticità non stiamo a girarci troppo intorno. Ecco i tre consigli per entrare subito in azione:
Primo: non esitare.
Esitare significa crogiolarsi in infiniti voli pindarici con la mente cercando di limare le imperfezioni, cercando scuse per non iniziare mai. E’ il primo ostacolo che la mente ti mette davanti sia per provare che dopotutto stai bene così sia per evitare una situazione di confusione e dolore. Confusione perché almeno all’inizio di ogni cambiamento c’è un momento di riallineamento, molte cose vengono eliminate e trasformate, molte cose nuove devono essere assimilate. Dolore perché è inevitabile che all’inizio di un progetto c’è una fase di allontanamento da una zona di comfort, dove la mente e il corpo si trovavano a proprio agio.
Secondo: non pensare.
Se hai un progetto hai anche una solida struttura che ti servirà da armatura per iniziare. Non pensare a cosa potrà accadere, non mettere davanti a te ostacoli e limiti invisibili. Evita di pensare, agisci. Saranno l’azione e l’agire a dare alla tua mente gli spunti per pensare. Quando sei in movimento verso la meta, potrai vedere e pensare cosa modificare, cosa aggiungere.
Terzo: non avere paura.
Non aver paura, te lo ripeto. Non aver paura di cosa devi affrontare, ne hai i mezzi. Non aver paura di migliorarti, ne hai l’obbligo. Non aver paura di fallire, è il prezzo che si paga per imparare. Nessuno è diventato grande senza affrontare la paura e imparare le sue lezioni.
Se hai fatto dei progetti a inizio anno, se vuoi che la tua vita cambi se non vuoi più mettere davanti ad ogni frase “SE…” Inizia ad entrare in azione, tutto quello che verrà ti renderà una persona migliore.
Image: ‘Dive off!‘
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