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“Entro 10 anni troveremo tracce di vita aliena”

Creato il 18 dicembre 2013 da Extremamente @extremamentex

È partito il conto alla rovescia. Non per i botti e per i brindisi di Fine d’Anno, ma per un evento di dimensioni epocali: la scoperta della vita extraterrestre. Sarebbe quasi dietro l’angolo: le prospettive più ottimistiche, infatti,  considerano questo traguardo possibile entro un decennio. Nella peggiore delle ipotesi, avverrà entro il secolo.

“Entro 10 anni troveremo tracce di vita aliena”

SARÀ LA NOSTRA GENERAZIONE A SCOPRIRE IL PRIMO GEMELLO DELLA TERRA?

È questa l’opinione di uno degli scienziati oggi più quotati, ovvero Sara Seager, astronoma e docente presso il Mit di Boston. “Oggi, per la prima volta nella storia, possediamo le competenze per trovare la vita su altri pianeti”, ha detto nei giorni scorsi parlando davanti alla Commissione Scienza, Spazio e Tecnologia della Camera a Washington. “In futuro, saremo visti come la generazione che ha scoperto mondi identici alla Terra.”

Durante l’audizione, la Seager e i suoi colleghi hanno insistito molto sulla necessità di avere telescopi sempre più potenti in grado di individuare le tracce biologiche o i segni di un’eventuale civiltà aliena. Ecco perchè hanno chiesto ai membri del Congresso americano uno sforzo in più, in termini economici, per investire in questo nuovo capitolo della ricerca scientifica: l’astrobiologia.

Lo studio dell’origine, dell’evoluzione e della distribuzione della vita nell’universo ha fatto un grande balzo in avanti, negli ultimi anni, grazie soprattutto ai risultati di Kepler, il telescopio orbitante che ha identificato più di 3500 esopianeti: tra essi, anche 10 potenziali gemelli della Terra.  Hubble e Spitzer, invece, sono stati utilizzati per rappresentare la possibile atmosfera di quei mondi lontani. Successi inimmaginabili solo nel XX secolo…

I componenti della Commissione non hanno nascosto il loro entusiasmo per questi progressi. “L’astrobiologia è diventato un tema trasversale in tutti i settori di ricerca della Nasa, è fondamentale proseguire nei finanziamenti”, ha affermato Eddie Bernice Johnson, deputata del Texas. E Mary Voytek, scienziata dell’ente spaziale americano, lo ha confermato: “L’umanità vive in un’era nella quale è in grado di reperire i dati su qualsivoglia forma di vita, ovunque nell’universo.”

“Entro 10 anni troveremo tracce di vita aliena”

NEL 2017, SARÀ IL TELESCOPIO TESS A CERCARE PIANETI ABITABILI

Uno snodo centrale è riuscire ad analizzare tracce biologiche nelle atmosfere di pianeti lontani svariati anni luce da noi. Trovare ossigeno, ad esempio, sarebbe di grande rilevanza: di per sè, questo elemento chimico non si mantiene nell’aria, quindi scoprirne in discreta quantità significherebbe la presenza di organismi viventi in grado di produrlo. Altra molecola fondamentale per la vita- almeno come la conosciamo noi- è poi H2O, l’acqua insomma. Solo pochi giorni fa, è stata individuata in cinque pianeti, anche se si tratta di super-mondi bollenti simili al nostro Giove.

 Ma da qui a pochi anni, gli scienziati potranno basarsi sui dati raccolti da TESS ( Transiting Exoplanet Survey Satellite), il telescopio orbitante che dal 2017 sostituirà Kepler. L’anno seguente, è previsto il lancio del James Webb Space Telescope, con il compito di approfondire lo studio dei pianeti scovati da TESS con il metodo della transizione orbitale.


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