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Entro 3 anni tariffe idriche uguali in Sicilia

Creato il 03 ottobre 2013 da Comunalimenfi
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Via libera della commissione regionale a un emendamento del M5S che potrebbe diventare legge.

Nel giro di tre anni i siciliani pagheranno tutti la stessa tariffa per il servizio idrico. Lo prevede un emendamento alla nuova legge che regolamenterà l’intero settore e che sarà licenziata tra poco dalla commissione, ambiente per potere essere esaminata ed eventualmente approvata successivamente in aula dall’Assemblea regionale.

Il via libera della commissione è arrivato su un emendamento del governo, fortemente voluto dal Movimento Cinque Stelle, che prevede – secondo un comunicato dello stesso Movimento – l’omogeneizzazione delle tariffe attualmente pagate nei vari comuni, mediante l’applicazione di una tariffa media ponderata “per ragioni di solidarietà tra i territori”.
L’operazione dovrebbe andare in porto nel giro di tre anni dall’approvazione delle legge sull’acqua.

Se questo emendamento diventerà legge della Regione dunque tutti i cittadini siciliani pagheranno la stessa tariffa per la fornitura dell’acqua, anche se i costi di approvvigionamento e di produzione non sono per tutti uguali.

L’acqua che viene trattata da potabilizzatori ed altri impianti per il sollevamento e, dove esistono, per la dissalazione, infatti, è molto più cara rispetto a quella che viene prelevata per caduta direttamente dalle sorgenti, ma questo – per il principio di solidarietà cui fa cenno il Movimento Cinque Stelle – non avrà più alcun valore: laddove il costo del servizio è maggiore sarà bilanciato con una tassazione più elevata dove il costo è minore.

Per fare un esempio: ci sono comuni, specialmente tra quelli che non hanno consegnato le condotte all’ato idrico, che attualmente pagano tariffe irrisorie a fronte di un servizio che costa pure poco.

Per effetto della tariffa unica gli utenti di questi comuni dovrebbero pagare di più per “alleggerire” quanti sono gravati da tariffe pesanti dovute all’eccessivo costo del servizio.
Ci sarà inoltre da tener conto del fatto che le tariffe ormai vengono determinate con i paletti che vengono posti dall’Autorità Nazionale di vigilanza per l’energia elettrica ed il gas, per cui l’ultima parola spetta, per legge dello Stato, proprio a quest’ultima la quale tiene conto di una serie di parametri che le vengono forniti ogni anno dagli enti gestori del servizio, per cui il timore alla fine è che il livellamento delle tariffe avverrà quasi sicuramente verso l’alto.

Anche se non è da escludere che in alcuni comuni dove attualmente gli utenti pagano fatture molto salate (vedi il caso decisamente emblematico di Agrigento) possa registrarsi un ribasso per effetto della compensazione con quanti in questi anni hanno pagato poco o niente.


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