“Dallo e dallo se piega pure lo metallo” recita un proverbio romanesco. Come a dire, l’insistenza paga. Anche se, in questo caso, bisognerebbe forse dire che ‘il vento è cambiato’.
Fatto sta, che sembra concreta la possibilità che anche l’Italia, finalmente, abbia deciso di sfruttare l’energia del vento marino.
A rivelarlo, un articolo apparso pochi giorni fa sul sito del Corriere della Sera, che individua nell’area al largo di Rimini la zona prescelta. Secondo quanto riportato, l’idea avrebbe già riscosso il plauso dell’assessore al Turismo dell’Emilia Romagna Maurizio Melucci, che ha dichiarato: “Sono favorevole, perché un parco eolico in Adriatico avrebbe un effetto scenografico di valorizzazione di un mare piatto. E a ciò bisogna aggiungere la creazione di micro-oasi della biodiversità, che si sviluppano ogni volta che s’installa qualcosa a mare”.
Al di là dell’aspetto scenografico, che poco interessa in questa sede, quello che fa piacere sottolineare è che anche il Mediterraneo offre interessanti prospettive per lo sfruttamento dell’energia eolica, al pari di quanto avviene già in molti Paesi europei che si affacciano sul Mare del Nord.
Inoltre, i vantaggi portati dall’eolico offshore in termini di biodiversità, oltre che naturalmente di energia pulita, sono stati più volte riportati su questo blog.
Tornando alla ‘questione riminese’, lascia ben sperare anche la posizione assunta dall’assessore all’Ambiente della Provincia di Rimini, Stefania Sabba, la quale ha dichiarato: “L’eolico offshore è un progetto che si inserisce bene tra le altre iniziative a favore dell’ambiente”.
Ora, come scrive il Corriere, “si tratta di misurare la ventosità della zona, condizione indispensabile per un investimento remunerativo”.
Incrociamo le dita.
[foto da ecologiae.com]
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake