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Eolico offshore, Malta lo vuole grande

Creato il 28 marzo 2012 da Pdigirolamo

Eolico offshore, Malta lo vuole grandeNon una turbina, ma un intero parco eolico offshore posizionato su una piattaforma galleggiante ancorata al fondale marino e in grado di ruotare completamente su se stessa, così da porsi sempre in modo ottimale rispetto ai venti.

Sulla piattaforma, di forma esagonale e larga 460 metri, possono trovare posto fino a 7 turbine di grande taglia e una trentina di taglia minore, per una potenza che in teoria potrebbe superare i 50 MW.

Il progetto è stato messo a punto dalla svedese Hexicon e circa un anno fa è stato ammesso  a beneficiare dei finanziamenti europei NER300, un particolare meccanismo di finanziamento appositamente ideato dalla Commissione europea per favorire lo sviluppo di nuove tecnologie low carbon. Probabilmente non a caso,  in quella occasione l’appoggio al progetto, oltre che dalla Svezia, venne da due Paesi mediterranei: Malta e Cipro.

In questi giorni, infatti, l’Autorità maltese per l’ambiente e la pianificazione del territorio sta valutando la possibilità di installare un impianto Hexicon al largo della costa nord-orientale, in un’area dove la profondità dei fondali raggiunge i 150 metri. Da notare che in tale area non sarebbe possibile installare le tradizionali turbine eoliche offshore, per le quali sono necessari fondali di profondità inferiore ai 70 metri.

Il nuovo progetto inoltre si presenta di particolare interesse per una piccola nazione insulare che necessita di incrementare rapidamente il contributo delle fonti rinnovabili. È stato calcolato che la realizzazione dell’impianto proposto dalla Hexicon potrebbe fornire fino al 9% dell’energia elettrica prodotta attualmente dal Paese.



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