ePad Femme: polemiche per il tablet tutto al femminile
Anni e anni di rivendicazione per i diritti femminili e la lotta sembra non finire mai: fortunatamente gli ambiti per cui le donne d’oggi combattono senza sosta sono sempre di minor peso ma nulla lascia indifferente.
L’idea, atavica, del maschio come essere superiore verso la donna, considerata il “sesso inferiore”, risulta essere, molto spesso, un’arma a doppio taglio, in quanto sottovaluta l’enorme potenzialità della donna.
L’indignazione che ha interessato le consumatrici femminili riguarda lo slogan «pensato appositamente per le donne» che ha lanciato sul mercato l’ePad Femme, la tavoletta pensata esclusivamente per il pubblico femminile della società Eurostar. Il tablet non ha nulla da rivendicare agli altri dispositivi: possiede una cornice nera, un monitor da otto pollici, un processore 1.5 Ghz, 16 giga di memoria e un lettore di schede SD.
Dalle caratteristiche sembra non far trasparire il reale significato delle polemiche nate ma del tutto infondate; i motivi di tanto scalpore emergono subito all’accensione del dispositivo: innanzitutto lo sfondo di un vivace color rosa shocking, poi i vari contenuti pensati per la donna che mostra difficoltà con le nuove tecnologie e quindi incapace di scaricare le varie applicazioni; troviamo infatti ricette culinarie, consigli per tenersi in forma attraverso yoga e dieta e inoltre programmi che permettono di individuare la taglia dei vestiti.
La blogger femminista Eman Al Nafjan muove le critiche in difesa della popolazione dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi (da notare che sono gli unici paesi in cui il tablet ePad Femmeviene venduto) facendo notare la loro notevole esperienza in campo tecnologico.