Epesegètico
Derivato di epesegesi.
Aggettivo.
Esplicativo, dichiarativo; si dice in particolare, in stilistica, di una proposizione che si aggiunge a un’altra come sviluppo esplicativo di un concetto già chiaramente enunciato; per esempio la seconda proposizione nel periodo «Raccontami il fatto, come s’è svolto».
In grammatica latina, genitivo epesegetico o dichiarativo o anche appositivo, quello che specifica con una determinazione particolare un concetto generico; per esempio: arbor fici «l’albero del fico», virtus prudentiae «la virtù della prudenza», vox voluptatis «il vocabolo piacere», verbum amandi «il verbo amare», nomen Iulii «il nome (di) Giulio».
Epesegèsi
Dal latino tardo epexegesis, greco epexḗghēsis ‘narrazione aggiunta, spiegazione’, derivato di epexēghêisthai ‘spiegare minutamente’.
Sostantivo femminile.
In stilistica, sviluppo esplicativo di una frase che abbia già in sé senso compiuto.
Una (parola) giapponese a Roma
Verglas [ver’gla]
Voce francese, nella variante antica verreglas, composto di verre ‘vetro’ e glas ‘ghiaccio’.
Sostantivo maschile invariabile.
Strato di ghiaccio che si forma specialmente sulla strada.
Alfred Nobel, citato più volte in questo periodo, si pronuncia [‘alfred no’bel], con l’accento sulla e, e non sulla o.
Su spunto di Marco Marcon.
MESSICANE
Dure contestazioni calcistiche tipiche dello Yucatan rivolte contro l’asso dell’Argentina.
Di Pietro Scalzo.
Per un pugno di conchiglie
Quarantesimo libro, terzo indizio
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