Epic Games e Wellcome: un fondo per gestire i Big Data in VR

Creato il 24 marzo 2015 da Oculusriftitalia

In tempi non sospetti, avevamo visto come la realtà virtuale potesse sposarsi con la gestione dei Big Data, ossia quelle quantità di dati così vaste e complesse da rendere necessari nuovi strumenti per essere analizzati. Si parla di Big Data, per esempio, quando ci si riferisce ai dati degli utenti di Facebook.

La realtà virtuale potrebbe, anche in questo caso, fornire la risposta. È per questo motivo che Epic Games, i creatori di Unreal Engine 4, e The Wellcome Trust, stanno lanciando "The Big Data VR Challenge", una chiamata alle armi di tutti i developer per trovare nuovi modi intuitivi di interagire e creare connessioni all'interno di grandi quantità di dati

Scopo della sfida sarà trovare dei metodi efficaci con cui la comunità scientifica possa gestire i Big Data. L'appello è rivolto principalmente agli sviluppatori di videogiochi, dal momento che hanno già esperienza nella gestione dei Big Data. L'idea è di mettere l'impressionante know how delle compagnie videoludiche al servizio di altri settori lavorativi. Il risultato potrebbe portare un enorme beneficio alle compagnie non gaming, in cerca di uno strumento con cui maneggiare una simile mole di dati.

A partire da oggi, gli sviluppatori VR possono registrarsi per partecipare alla sfida spedendo un'e-mail a BigDataVR@bastion.co.uk. Le applicazioni saranno accettate fino alla mezzanotte (GMT) del 31 marzo. A partire da questa data, saranno selezionati sei team che prenderanno parte a un workshop iniziale a Londra, il 9 aprile. Ogni team riceverà 5000 dollari per coprire le spese vive. La Challenge terminerà durante la Developer Conference di Brighton, UK, dal 14 al 16 luglio. Il vincitore sarà premiato con 20,000 dollari. Ecco la dichiarazione di Mike Gamble, European Territory Manager di Epic Games:

Anno dopo anno, la games industry continua a migliorare la scienza dietro queste incredibili opere di intrattenimento. I calcoli richiesti per ricreare un ambiente realistico sono enormi. La nostra ultima demo permette a un giocatore di esplorare più di 250 chilometri quadrati di terreno aperto, tutto generato in tempo reale, qualcosa che sarebbe stato impensabile due anni fa. Gli sviluppatori di videogiochi stanno continuamente oltrepassando i confini di ciò che è possibile, che in un certo senso dà loro una forza affinità con i ricercatori scientifici che stanno cercando di definire l'ignoto.

Un'iniziativa importante, dunque, che metterà l'impressionante know how delle compagnie videoludiche al servizio di altri settori lavorativi.


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