Leggendaria impresa per la nazionale italiana di pallanuoto, che supera per 11-9 i tre volte campioni olimpici consecutivi dell’Ungheria ed approda in semifinale alle Olimpiadi di Londra 2012. Retroguardia-bunker ed incisività offensiva i segreti di un Settebello che ha ritrovato proprio nel momento più importate lo smalto dei Mondiali di Shanghai 2011.
Dopo un avvio tattico ed a bassi ritmi, l’Ungheria passava in vantaggio con Kasas, ma nell’azione successiva Presciutti impattava immediatamente il punteggio a seguito di un’azione corale. La selezione tricolore si esponeva poi ad una fulminante contro-fuga di Varga, che andava a segno nell’uno contro uno con Tempesti. A 9 secondi dal termine del primo periodo, tuttavia, Amaurys Perez gonfiava la rete con un missile dai 10 metri.
Il secondo quarto si apriva poi con una magia di Maurizio Felugo, che silurava il portiere avversario con un bolide dalla distanza: era il primo vantaggio per la formazione del Bel Paese. Ai -5′ dal termine Madaras sorprendeva la retroguardia azzurra con un tiro basso dai 5 metri: 3-3. L’Italia si riportava avanti grazie alla doppietta di Presciutti, che sfruttava nel migliore dei modi una superiorità numerica conquistata da Premus. Il Settebello, in seguito, non riusciva a sfruttare l’uomo in più per due volte in pochi secondi, venendo poi punita immediatamente da Daniel Varga. A 5 secondi dal termine Pietro Figlioli si inventava un gol impossibile da distanza siderale, portando gli azzurri in vantaggio per 5-4 a metà gara.
Pronti via e l’Ungheria riagganciava nuovamente l’Italia nel terzo parziale grazie ad una sassata di Madaras in 7 contro 6. Nell’azione successiva il Settebello metteva nuovamente la testa avanti grazie a Figlioli, che sfruttava al meglio un’espulsione procurata da un ottimo Matteo Aicardi. A 5’19″ dal termine primo break italico: Maurizio Felugo, ancora volta in superiorità numerica, siglava la rete del +2. I magiari fallivano in seguito due situazioni di uomo in più grazie ad una solidissima difesa tricolore. A tre minuti dallo scadere del parziale l’Italia portava il proprio vantaggio a tre reti grazie ad un penalty trasformato con freddezza da Alex Giorgetti. La porta diventava quasi stregata per l’Ungheria, irretita da una retroguardia azzurra insuperabile e da un Tempesti sempre molto attento. Il parziale si chiudeva quindi con un buon 8-5 per i nostri rappresentanti.
Il quarto periodo si apriva con un gol fallito per un’inezia da Premus, con i magiari che accorciavano le distanze con un rigore di Biros. Pochi secondi dopo Figlioli siglava una fondamentale tripletta a coronamento di una saettante contro-fuga di Presciutti. Kasas riapriva i giochi ai -4’30″ dalla sirena, imitato subito dopo da Daniel Varga: l’Ungheria tornava pericolosamente a -1.
Quando al termine dell’incontro mancavano appena 58 secondi, Maurizio Felugo estraeva però un coniglio dal cilindro e con un razzo dalla distanza ci riportava a +2. Neanche il tempo di esultare e Madaras riportava gli ungheresi in scia. Brividi finali, ma l’Italia guadagnava un’espulsione decisiva e teneva palla sino al sigillo finale di Presciutti: 11-9.
In lizza per una medaglia a cinque cerchi ci sarà anche il Settebello, che a questo punto è tornato a spaventare il mondo.
OA | Federico Militello